Neutralità

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neutralita


neutralità s. f. [der. di neutrale]. – 1. La condizione dell’esser neutrale, sia in senso generico, di chi in una qualsiasi contesa non parteggia né per l’uno né per l’altro dei contendenti, sia in senso specifico, per indicare la situazione giuridica di stati che rimangono estranei a una guerra tra altri stati: assumere, osservare una posizione di n., di stretta, rigorosa n.; dichiarare, proclamare la propria n.; mantenere, osservare, violare la neutralità. N. armata, atteggiamento di uno stato neutrale deciso a impedire con le armi che uno dei belligeranti adoperi il suo territorio come base o teatro di operazioni, e a tale scopo predispone l’apparato militare che le sue forze gli consentono. N. disarmata, atteggiamento dello stato neutrale che non intende reagire militarmente all’eventuale tentativo di una potenza belligerante di adoperare il suo territorio come base o teatro di operazioni; anche in senso fig.: n. disarmata in tutte le guerre che scoppiavano intorno a lui, dalle contese, allora frequentissime, tra il clero e le podestà laiche ... fino alle questioni tra due contadini (Manzoni, di don Abbondio). N. benevola, atteggiamento assunto da uno stato neutrale rispetto a un determinato stato belligerante, quando accorda ad esso prestazioni (per es., aiuti sanitarî e alimentari) che, pur costituendo un trattamento favorevole, risultano compatibili con il principio dell’imparzialità della condotta dello stato neutrale verso qualsiasi belligerante. 2. In economia, n. della moneta, locuz. con cui si esprime un concetto frequente negli economisti neoclassici (espresso anche, e più comunem., con i termini di velo monetario o moneta-velo), secondo il quale il fenomeno monetario non avrebbe potere di alterare i fenomeni reali dell’economia (consumi, investimenti, prodotto nazionale, ecc.), per cui una variazione della quantità della moneta, pur modificando il livello assoluto dei prezzi, non altererebbe i prezzi relativi dei varî beni e il tasso di interesse. 3. In fisiologia, n. termica, la mancanza di sensazione di caldo o di freddo determinata dalla favorevole temperatura ambientale. 4. Genericam., la condizione di ciò che è neutro, nei sign. e usi scientifici che ha questo aggettivo: punto di n., in chimica, la condizione di una soluzione in cui ioni idrogeno e idrossido sono in eguale concentrazione. In fisica, per un corpo o un sistema di corpi, n. elettrica, la mancanza di una carica elettrica (sia in assoluto sia in senso globale, cioè per compensazione tra cariche uguali e opposte), e, analogam., n. magnetica, la mancanza di una magnetizzazione netta. In biologia. teoria della n., teoria dell’evoluzione secondo la quale l’insorgenza e l’affermazione delle modificazioni ereditarie (connesse con i processi genetici a livello molecolare) sarebbero principalmente determinate da fenomeni casuali: la selezione naturale non avrebbe effetto sulla maggior parte dei caratteri genetici, quelli appunto definiti «neutrali» (v. neutrale, n. 4).