nutrire (ant. o letter. nudrire, nodrire, ant. notrire) v. tr. [lat. nūtrīre] (io nutro, ecc.; meno com. io nutrisco, tu nutrisci, ecc.). – 1. a. Fornire a un organismo vivente (uomo, animale, pianta) gli alimenti e in genere le sostanze necessarie per consentirgli la vita, cioè la crescita, lo sviluppo e le funzioni e attività sue proprie: n. i proprî figli, e n. sé stesso; ha un’intera famiglia da n.; n. il bestiame, gli animali da cortile, le bestie del circo; riferito alle sostanze stesse, con riguardo al potere nutritivo: cibi che nutrono molto, poco, che non nutrono abbastanza (o assol. che nutrono, che non nutrono); i succhi del terreno che nutrono le piante; Mele e locuste furon le vivande Che nodriro il Batista nel diserto (Dante); in senso più ampio, produrre gli alimenti necessarî al sostentamento di un certo numero di persone: una terra che non dà grano sufficiente per n. tutta la popolazione. Nel rifl., alimentarsi, assumere il cibo, il nutrimento: bisogna nutrirsi per vivere; per lo più con avverbî o con complementi che indicano la quantità o qualità del cibo, il tipo dell’alimentazione: nutrirsi bene, male, poco, sufficientemente, abbondantemente, in modo eccessivo, irrazionale; nutrirsi di carne, di pesce, di vegetali, di frutta (o a base di carne, ecc.); nutrirsi esclusivamente di latte e latticinî; e riferito ad animali: i maiali si nutrono anche di ghiande; uccellini che si nutrono di bacche e di insetti. b. Allattare, allevare un bambino allattandolo: n. il figlio al proprio seno (o farlo n. da una balia);