orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi, animali o vegetali (in quanto questi sono organizzati, dotati cioè di organi): regno o., il regno animale e vegetale insieme (contrapp. al regno inorganico o minerale); la vita o.; tessuti organici. Sostanze o. (contrapposte alle sostanze inorganiche), le sostanze di cui sono costituiti gli organismi viventi o che essi elaborano o producono, ma anche quelle di origine sintetica aventi in comune con le prime la caratteristica di contenere nella molecola atomi di carbonio; sono chiamate più propriam. composti o. quelle costituite da un solo individuo chimico, e quindi con composizione e formula fisse: tali composti sono assai numerosi (in quanto gli atomi di carbonio, tetravalenti, possono legarsi formando lunghe catene, anche ramificate, e anelli, dando vita a configurazioni diversissime) e si distinguono dai composti inorganici per la ridotta reattività, il basso punto di fusione, la facilità di decomporsi al calore e di bruciare, la solubilità nei solventi organici. Chimica o., originariamente, quella parte della chimica il cui oggetto di studio era costituito dai composti presenti negli organismi, animali e vegetali (donde la denominazione), e che in seguito è stata ridefinita come lo studio dei composti del carbonio, sia quelli esistenti negli organismi, sia quelli ottenuti per sintesi; pur essendo composti del carbonio, non sono considerati composti organici l’ossido di carbonio, il diossido di carbonio (o