Ossidazióne

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ossidazione


ossidazióne s. f. [der. di ossidare]. – 1. L’ossidare, l’ossidarsi di una sostanza, di un elemento, di un composto: o. di un metallo; sostanza che inibisce l’o. della gomma. In chimica, in senso stretto, ogni reazione di combinazione con l’ossigeno (come, per es., la combustione), che in genere avviene con svolgimento di energia, normalmente sotto forma di calore; in senso più generale, processo che comporta per l’elemento che lo subisce la perdita di elettroni (cioè di cariche negative) e quindi l’aumento di valenza positiva (per es., il ferro, bivalente positivo, ossidandosi diventa trivalente positivo) ovvero la diminuzione di valenza negativa (per es., l’azoto, trivalente negativo, diventa monovalente negativo); dal momento che ogni ossidazione avviene contemporaneamente a una riduzione (cioè all’acquisto di elettroni da parte dell’ossidante), si parla anche di ossidoriduzione. Numero di o. (o valenza formale) di un elemento in un composto è il numero che esprime la sua valenza quale risulta dalla formula bruta del composto considerando l’idrogeno monovalente positivo, l’ossigeno bivalente negativo e la molecola elettricamente neutra (il numero di ossidazione di un elemento non combinato è zero): per es., il numero di ossidazione del carbonio nell’alcol metilico (CH4O) è -2 in quanto questo è il numero da sommare algebricamente a 4 (numero di atomi di idrogeno × 1) e a -2 (numero degli atomi di ossigeno × -2) per ottenere zero (molecola neutra); la variazione di valenza in una reazione di ossidazione si può considerare come variazione del numero di ossidazione, che aumenta per l’elemento ossidato (riducente) mentre diminuisce per l’elemento ossidante (ridotto). Negli organismi animali, l’ossidazione di glicidi, lipidi e protidi (derivati dagli alimenti) a spese dell’ossigeno dell’aria, con produzione finale di anidride carbonica, acqua e sostanze azotate semplici, libera energia che si manifesta come energia termica, meccanica, chimica e, talora, luminosa (v. metabolismo). 2. a. O. anodica, l’ossidazione che avviene in corrispondenza dell’anodo di una cella elettrolitica, dovuta all’ossigeno atomico o agli ioni capaci di cedere elettroni che si liberano dall’elettrodo. b. In biologia, si definiscono o. biologiche i processi biochimici che si svolgono con una reazione di ossidoriduzione mediata da particolari enzimi: ossidasi, deidrogenasi, perossidasi, ecc. c. In giacimentologia, zona di o., la porzione periferica più superficiale di un giacimento minerario, dove si originano minerali ossidati.