Paese frugale

Neologismi (2020)

Paese frugale


loc. s.le m. (usato specialmente al pl.) Nella lingua dei giornali, Paese del Nord Europa che preme per tenere il bilancio europeo al livello più basso possibile. ♦ “Mi aspetto trattative difficili sul bilancio Ue". Così il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, su Twitter, in vista del summit straordinario dei 27 leader dell'Ue sul budget 2021-2027. "Il nostro contributo non deve aumentare all'infinito - afferma -. Ho una chiara visione degli interessi dei contribuenti austriaci". L'Austria, con Danimarca, Olanda e Svezia, fa parte del gruppo dei cosiddetti 'Paesi frugali', contributori netti, che vorrebbero un budget parsimonioso (1% del Pil) e sconti. (Ansa.it, 20 febbraio 2020, Mondo) • La battaglia in corso sul bilancio pluriennale è un esempio della mentalità confederale. I cosiddetti “Paesi frugali” del nord insistono a tenere il bilancio europeo al livello più basso possibile (poco più dell'1 per cento dei Pil nazionali) proprio perché vogliono circoscrivere l'autonomia delle istituzioni sovranazionali (come il Parlamento e la Commissione). (Sergio Fabbrini, Sole 24 Ore.com, 24 febbraio 2020, Temi caldi) • Resta l’opposizione dei Paesi frugali (Olanda, Austria, Danimarca e Svezia), che vorrebbero distribuire fondi solo sotto forma di prestito, e quella del blocco di Visegrad, che teme di veder decurtati i fondi del bilancio europeo a vantaggio dei Paesi che lo compongono. Ma quella sfida verrà combattuta in sede di Consiglio europeo a partire dalla riunione del 18 giugno, salvo convocazioni in anticipo. (Andrea Colombo, Manifesto.it, 26 maggio 2020, Europa) • [tit.] I Paesi frugali? / Forse è meglio / chiamarli / in altro modo [testo] Li continuiamo a chiamare «frugali». Ma probabilmente dovremo trovare un altro aggettivo. Piccoli, magari. I 4 Paesi che si oppongono con diversi accenti e forza alla scelta dell'Europa di andare verso un Recovery Plan condiviso sono Austria, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi. Vedono quella possibilità esplicitata dai capi di Stato dell'Unione di emettere debito per sostenere le nazioni più colpite dal Covid-19 come una pericolosa deriva. Eppure nelle «Considerazioni finali» del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco dello scorso 29 maggio, si evidenziava una realtà diversa. «Il debito delle famiglie è basso… a fine 2019 ammontava a poco meno del 62 per cento del loro reddito disponibile, contro il 95 nella media dell’area dell’euro (con una punta di oltre il 200 per cento nei Paesi Bassi), il 96 negli Stati Uniti e il 124 nel Regno Unito – si leggeva nella relazione –». (Daniele Manca, Corriere della sera, 20 giugno 2020, p. 8, Primo piano).

Composto dal s. m. paese e dall’agg. frugale. Da confrontare con l’ingl. the frugal four (‘i quattro parsimoniosi’, sottinteso countries ‘Paesi’).

Già attestata nel quotidiano «La stampa» del 27 novembre 1985, p. 19, con riferimento alla comunità degli abitanti della cittadina di Ghemme (NO), la loc. compare nel quotidiano «La repubblica» con riferimento a un’intera comunità nazionale in un articolo a firma di Antonio Gnoli del 3 luglio 1993, p. 33 (Cultura): «La verità è che l'Italia che usciva dal fascismo era ancora un paese frugale».