Passim

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passim


avv., lat. [propr. «sparsamente, senza ordine», der. di pandĕre «stendere, spandere»]. – Qua e là, in diversi luoghi. Si usa anche in contesti italiani, spec. nelle citazioni, per significare che la notizia, la parola o la frase a cui si fa riferimento si trova in più luoghi dell’opera citata: cfr. Virgilio, Eneide, passim.

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