piàggia s. f. [lat. mediev. plagia «pendio, costa di monte» e «spiaggia» (di cui sono anche documentate le var. plaia e masch. plaiu), forse incrocio del lat. plaga (v. plaga) con il gr. πλάγια «pendenze, coste, fianchi», pl. neutro sostantivato dell’agg. πλάγιος «obliquo, trasversale» (con il quale si spiegherebbe anche la forma masch. del mediev. plaiu)] (pl. -ge). – 1. ant. e letter. Tratto di terreno in pendenza, declivio di un monte, di un’altura, o anche zona piana che interrompe la discesa di un rilievo: Ripresi via per la p. diserta, Sì che ’l piè fermo sempre era ’l più basso (Dante); correvamo giù per le piagge, di siepe in dirupo, raggiungevamo il torrente (Pratolini). 2. letter. o region. Spiaggia, fascia di terra che digrada lentamente verso il mare o che scende a un corso d’acqua: la barca ... in sul vespro ben cento miglia sopra