Pitòcco

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pitocco


pitòcco s. m. (f. -a) e agg. [forse dal gr. πτωχός «mendicante, povero»] (pl. -chi). – 1. Accattone, mendicante: non sarebbe una bella cosa di presentarsi al cugino, come un p. (Manzoni); Il poeta, o vulgo sciocco, Un pitocco Non è già (Carducci). In similitudini e paragoni: sembrare un p., vestire come un p., essere vestito molto male, da straccione. Anche come agg.: un quartiere abitato da gente pitocca. 2. estens. Persona che, pur non trovandosi in cattive condizioni economiche, dimostra, nel modo di vivere e nel comportamento, un eccessivo attaccamento al denaro, una gretta avarizia; tirchio, spilorcio: quel p. vorrebbe risparmiare anche sull’aria che respira. Anche, talora, come agg.: gente p.; un vecchio p. e brontolone. 3. ant. Veste corta da uomo: e tu, Siro, lo tieni per il p., di dietro (Machiavelli).

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