postmaoista(post-maoista), agg.Successivo al periodo del potere maoista. ◆ ZhouXiaochuan, classe 1948, è il più giovane dei dirigenti della quarta generazione postmaoista e forse anche il più giovane governatore di una Banca centrale al mondo. Più che un comunista è un liberista. Anzi i suoi detrattori, i discepoli della gerontocrazia comunista, lo guardano con una certa diffidenza. (FabioCavalera, Corriere della sera, 25 novembre 2004, p. 11, Esteri) • MaYun sa che la grande ricchezza nella Cina post-maoista è troppo recente, spesso ha origini sospette, e quindi le manca quella legittimità sociale che ha in America. (Repubblica, 13 febbraio 2005, p. 1, Prima pagina) • Non c’è dubbio che il regime cinese avesse concepito l’assegnazione delle Olimpiadi come una sorta di riconoscimento celebrativo, che riassumeva i successi economici che la direzione postmaoista poteva vantare. È dopo il 1978 che era stato adottato il «nuovo corso», che DengXiaoping prima – e JiangZeming e HuJintao dopo – avevano spinto sempre più avanti, ricorrendo ad un’applicazione tendenzialmente più spregiudicata di quelle categorie di mercato che, nella fase iniziale, si volevano mantenere entro margini ben precisi. (AldoBronzo, Mattino, 18 maggio 2008, p. 9, Mondo). Derivato dal s. m. e f. e agg. maoista con l’aggiunta del prefisso post-. Già attestato nel Corriere della sera del 12 agosto 1992, p. 9 (PieroOstellino), usato come s. m.