potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona volontà (I. Nievo); in senso relativo, la caratteristica, la condizione di chi può una determinata cosa; anche nell’espressione ant. avere potenza di, essere nelle condizioni di compiere un determinato atto, esser capace di certi atti o effetti: Temer si dee di sole quelle cose C’hanno potenza di fare altrui male (Dante); p. di Dio, p. divina, lo stesso che onnipotenza. Con accezioni più determinate: a. Autorità, prestigio, influenza di cui una singola persona gode per la carica che riveste, il grado che occupa, le ricchezze che possiede, le relazioni di cui dispone, ecc.: ha molta p. all’interno della ditta, come segretario comunale esercitava una notevole p. in città. b. Capacità di dominio e di comando posseduta da organismi e collettività: la p. politica, militare, economica di una nazione; la p. dell’antica