povertà s. f. [lat. paupertas -atis, der. di pauper -ĕris «povero»]. – 1. a. Genericam., la condizione di chi è povero, di chi cioè scarseggia delle cose necessarie per una normale sussistenza: vivere nella p., in p., in grande p., in un’estrema, in una squallida p.; nascere, morire in p.; cadere in p.; uscire, sollevarsi dalla p.; accettare, sopportare nobilmente la propria p.; visse sempre in una p. onorata; non ho alcuna vergogna, anzi mi onoro della p. della mia famiglia (Ermanno Rea); con riferimento a collettività: la p. degli abitanti di un paese (e analogam. p. di un paese, di un villaggio, ecc.). Nella morale cattolica, p. volontaria, quella scelta liberamente per attingere un più alto grado di perfezione spirituale secondo il consiglio del Vangelo e lo spirito della primitiva predicazione cristiana; tale rinuncia ai beni terreni, detta anche comunem. p. evangelica, è talora personificata, spec. con riferimento a san Francesco e all’ordine dei