praterìa s. f. [der. di prato]. – 1. Vasta estensione di terreno, per lo più pianeggiante, occupata da prati: ampia, immensa, sconfinata p.; le p. dell’America Settentrionale; talora anche sinon. di prato, per indicare genericam. una formazione vegetale erbacea (per es., le p. di altitudine, le p. xeriche, ecc.). Sotto l’aspetto fitogeografico, è una cenosi erbacea, tipica di regioni pianeggianti, di estensione variabile in rapporto alla situazione orografica (per es., savane, steppe, pascoli); la sua flora è caratterizzata dalla prevalenza di graminacee, associate con altre erbe (per es., composite e leguminose) ed è correlata con le condizioni pedoclimatiche. Fauna della p., l’insieme degli animali viventi nella prateria, tipicamente quella nordamericana, caratterizzata da una predominanza di specie erbivore adattate ai terreni aperti quali l’antilocapra, il bisonte, il