Provìncia

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provincia


provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse esercitata da un rappresentante di Roma; più tardi, ciascuno dei possedimenti oltremare, che si distinguevano nettamente dall’Italia per il fatto che i loro abitanti erano, per la maggior parte, tributarî di Roma. b. Nell’uso ant., genericam., regione, nazione: Ahi serva Italia, di dolore ostello, ... Non donna di provincie, ma bordello! (Dante). 2. a. Nell’ordinamento amministrativo italiano, ente territoriale autonomo, intermedio tra il comune e la regione, formato da una pluralità di comuni limitrofi, il più importante dei quali ne costituisce il capoluogo: il territorio italiano è diviso in numerose province; le p. del Lazio, della Toscana; p. grande, piccola; p. che comprende pochi, molti comuni; città capoluogo di provincia. Con sign. più concr., il complesso degli uffici, dei servizî, ecc. che costituiscono la sede dell’amministrazione provinciale: il presidente della P.; essere impiegato alla P.; palazzo della P.; anche, la sede stessa: andare alla Provincia. b. Per estens., l’insieme dei piccoli centri, dei paesi di una provincia, in contrapp. al capoluogo (spesso con partic. allusione al loro modo di vita, caratterizzato da un maggior attaccamento alle tradizioni e alle abitudini e, in genere, dalla minor varietà di attività culturali generalm. offerte dalle grandi città): venire dalla p.; abitare in p.; ritirarsi a vivere in p.; la monotonia, la tranquillità della p.; la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia (Francesco Guccini); di provincia, contraddistinto da mentalità, abitudini, gusti, costumi più semplici, meno evoluti: città, gente di p.; vita di p.; ma anche con sign. più obiettivo: un giornale di provincia. 3. P. ecclesiastica, l’insieme di più diocesi (dette comprovinciali o suffraganee) alle quali è preposto un arcivescovo o metropolita, che è di regola il vescovo della più antica o più importante di esse (sede arcivescovile o metropolitana); anche, suddivisione territoriale degli ordini religiosi, dipendente da un padre provinciale. 4. In alcune scienze, zona del globo terrestre nella quale è possibile riscontrare la diffusione di elementi della stessa specie o che hanno caratteristiche simili: p. biologica (poco com.), area di espansione e di diffusione di determinate specie botaniche o zoologiche; p. minerogenica, in mineralogia, regione più o meno vasta della Terra sede di giacimenti minerarî affini per natura, genesi, struttura, così da lasciar pensare a una comunanza di origine e di evoluzione (per es., in Sardegna, la zona dell’Iglesiente con giacimenti di piombo e zinco); p. petrografica, regione della crosta terrestre caratterizzata da condizioni geologiche uniformi, in cui quindi si trovano rocce di natura petrografica affine (limitatamente ai soli prodotti eruttivi, p. magmatica; ai metamorfici, p. metamorfica; ai sedimentarî, p. sedimentaria). P. atlantica, provincia petrografica che si estende sulle due sponde dell’oceano Atlantico, con rocce della serie alcalina, in prevalenza sodica (feldspati, feldspatoidi, anfiboli, pirosseni alcalini, ecc.); da essa si distingue la p. mediterranea, con le stesse rocce, in prevalenza però potassiche. P. pacifica, estendentesi attorno al Pacifico, contraddistinta da rocce della serie alcali-calcica, cioè ricche di ossidi di calcio associato a ossidi di metalli alcalini (plagioclasî, anfiboli e pirosseni calcici). 5. In senso fig., nell’uso letter. (non com.), settore specifico, ramo ben determinato nell’ambito di una disciplina, di un’arte e sim.: le scienze ... mi paiono una p. di letteratura ... interamente diversa dalle belle lettere (Alfieri).