Quadro²

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quadro2


quadro2 s. m. [lat. quadrum «figura quadrata», neutro sostantivato dell’agg. quadrus (v. la voce prec.); il sign. 6 a è modellato sul fr. cadre, mentre il 6 b ricalca in alcune locuzioni il russo kadry]. – 1. Spazio, comparto, oggetto o elemento, di forma quadrata: una stoffa, una giacca a quadri; un plaid a q. grigi, rossi e blu; una vetrata a quadri; un pavimento, un soffitto a q. bianchi e neri. In usi partic. e tecn., riferito a oggetti, elementi, strutture di forma quadrata, rettangolare o anche quadrangolare: a. In radiotecnica, antenna a quadro (o assol., quadro), lo stesso che antenna a telaio (v. telaio, n. 4). b. Nella tecnica mineraria, armatura trasversale (propriam. q. d’armatura) usata negli scavi in galleria per contrastare la spinta delle terre, composta da due montanti, o gambe, e da un traverso, o cappello, formati da solidi tondoni di legno o da profilati di ferro. c. In mitilicoltura, castello di pali (fusoli) infissi sul fondo marino e sporgenti sopra il livello dell’acqua, fra cui si tendono corde (libani e pergolari) che servono all’allevamento dei mitili. d. In ginnastica, q. svedese, attrezzo da palestra, formato da una serie di aste rotonde, verticali e orizzontali, disposte, su un unico piano verticale, in modo da costituire un reticolo di quadrati di 50 cm di lato: i ginnasti devono salire e scendere verticalmente o diagonalmente e spostarsi orizzontalmente, sempre passando attraverso i quadrati. e. Nella costruzione navale, quadro di poppa, o specchio di poppa, la parte estrema poppiera della nave, disposta sopra il galleggiamento, che chiude lo scafo, con una superficie trasversale quasi piana, variamente inclinata sull’orizzonte, sulla quale è scritto il nome della nave. f. Nell’attrezzatura navale, lo stesso, ma più raro, che vela quadra (v. quadro1, n. 2 d). g. Nell’industria tessile, termine usato nelle locuz. q. portalicci (v. liccio) e q. per stampe, quest’ultimo nel procedimento di tintura detto appunto stampa a quadro (v. stampa, n. 3 b). 2. a. Dipinto di forma quadrangolare (a volte anche diversa: un quadro tondo, ovale): q. a olio, a tempera, a colori acrilici; q. su tela, su cartone, su compensato; q. su legno o su tavola (chiamato anche, spec. se antico, semplicem. tavola); q. d’autore, dipinto da un pittore noto; un celebre q. di Picasso. Spesso indica il dipinto incorniciato: appendere un q. alla parete; avere una bella raccolta di quadri; mostra, esposizione, galleria di quadri. In alcuni usi può indicare la sola cornice (con il vetro): mettere un ritratto, una fotografia in quadro (e in senso fig., e per lo più iron., una cosa da mettersi in q., da custodire con cura e ammirare). b. fig. Pare, sembra un q., è un q., per significare una bellezza e un’armonia eccezionale, tanto da non sembrare naturale ma dipinta: pare un q., questo paesaggio; è un q. quel cesto di fiori; che quadro!, riferito a una vista, scena o situazione attraente e soprattutto divertente, spassosa, ridicola: che q. quel vecchio bellimbusto che vuol fare il Don Giovanni! In altre locuz., può indicare scena, spettacolo o vista che colpisce e commuove fortemente: arrivato sul luogo del disastro, mi si presentò un q. spaventoso o terrificante, agghiacciante; oppure rappresentazione o descrizione sommaria ma efficace e viva: l’oratore tracciò un vivace q. della situazione; all’inizio del volume, lo storico fa un q. esatto delle condizioni dell’Italia in quel periodo. 3. estens. a. Tipo di rappresentazioni mute (propr. quadri viventi) sorte a Firenze nel sec. 15°: erano grandi composizioni plastiche formate, come i trionfi, da persone umane immobili, da soggetti sacri o mitologici, allegorici o simbolici, che venivano portate in giro su carri in occasione di feste, processioni e cortei, di celebrazioni nuziali, di accoglienze a grandi personaggi; poi questo tipo di rappresentazione acquistò carattere di pantomima o si sviluppò in brevi incontri dialogati. Lo stesso termine (spesso precisato nella denominazione di q. plastico) indica un antico gioco di società consistente appunto nella rappresentazione muta di una breve azione storica o mitologica o di un dipinto, un affresco, ecc., il cui titolo gli spettatori dovevano indovinare. b. Nelle opere teatrali e musicali, o in altri spettacoli di teatro (balletti, riviste, ecc.), ciascuna delle parti in cui si può dividere un atto o un tempo, in riferimento al luogo e allo scenario, o anche una semplice suddivisione (nello stesso tempo e luogo) che si determina in intervallo più o meno breve di tempo: commedia in 3 atti e 5 quadri. c. In cinematografia, sequenza di fotogrammi caratterizzata da rigorosa unità di inquadratura e di azione, che può essere programmata già in fase di ripresa o, come più spesso avviene, realizzata nella fase di montaggio, in modo che dia l’impressione di una scena filmata senza soluzioni di continuità: q. mobile, quando le immagini sullo schermo appaiono in movimento, anche se ottenuto con movimenti della macchina da presa nella ripresa di oggetti immobili; q. fisso, quando l’immagine sullo schermo appare, all’occhio dello spettatore, immobile (come nelle didascalie). Con senso più generico, il contorno di forma rettangolare che delimita l’immagine proiettata sullo schermo da un apparecchio di proiezione: quadro!, grido con cui il pubblico delle sale cinematografiche invita l’operatore a centrare il fotogramma proiettato sullo schermo all’interno del quadro, nel caso in cui, per un difetto del meccanismo di trascinamento, i bordi del fotogramma non vengono più a coincidere con i bordi del quadro (o, come si dice, l’immagine è fuori quadro). d. Nella tecnica televisiva, denominazione di ogni singola immagine completa trasmessa o ricevuta: il numero delle immagini trasmesse in un secondo è detto frequenza di quadro, o frequenza d’immagine (nello standard televisivo italiano ed europeo, tale frequenza è di 25 immagini al secondo, che sono trasmesse a semiquadri, per un totale di 50 semiquadri al secondo). e. In medicina, la situazione che presenta, come condizione complessiva o specifica, un soggetto, o anche un apparato o un organo: q. clinico; q. metabolico, istologico. Per estens., riferito ad altre situazioni: il q. economico del paese non è molto rassicurante; il q. politico internazionale si è ulteriormente aggravato. f. In diritto, legge quadro o cornice (plur. leggi quadro o cornice), legge dello stato che, per le singole materie di competenza delle Regioni, detta i principî ai quali non possono derogare le leggi regionali, e in mancanza della quale la Regione non potrebbe legiferare; in senso più ampio, legge che indica i principî direttivi ai quali deve ispirarsi, in una determinata materia, la legislazione futura, peraltro senza alcun vincolo, se non politico, che la renda obbligatoria. Per estens., nel linguaggio politico, accordo quadro (plur. accordi quadro), accordo che regola i principî generali cui si deve informare la collaborazione tra diverse forze politiche: i due partiti di maggioranza hanno sottoscritto un accordo quadro per formare il governo. 4. In geometria descrittiva, il piano, o uno dei piani, sopra il quale si esegue la rappresentazione piana delle figure spaziali. 5. Rappresentazione sintetica, grafica o visualizzata, di dati disposti secondo un criterio funzionale (in righe e colonne, con intervalli, spazî e inquadrature che ne agevolino la lettura e la comprensione): q. riassuntivo, riepilogativo, sinottico; il q. dei risultati elettorali, o di una competizione sportiva, degli scrutinî o degli esami (in quest’ultimo uso, anche assol.: esporre i q., in una scuola o sede di esami); il q. delle quotazioni di borsa, dei cambî delle valute; il q. delle partenze, degli arrivi, in stazioni ferroviarie, automobilistiche, aeree, marittime; quadro di servizio, nella marina militare, tabella o bacheca in cui sono giornalmente riportati i servizî e i turni di guardia da espletare, nonché le disposizioni particolari del comando; q. murali, tavole con illustrazioni varie, appese alle pareti delle aule scolastiche come sussidio visivo all’insegnamento (più comunem. detti cartelloni o tabelloni murali). In partic.: a. In contabilità, q. (o piano) dei conti, l’elenco di tutti i conti aperti nel libro mastro per il funzionamento del sistema di scritture. b. Nel linguaggio bancario, q. di controllo, la tabella numerica laterale di cui è munito il vaglia cambiario o l’assegno circolare, che permette di controllare l’esattezza della cifra di emissione. c. In marina, q. calcolatore per le carene e per le eliche, insieme di speciali diagrammi usati nel passato per dedurre la potenza richiesta da una data carena a una velocità stabilita e le caratteristiche della relativa elica propulsatrice. 6. a. Nel linguaggio militare indica, con valore attributivo, un reparto di cui sono disponibili solo gli ufficiali (o anche i sottufficiali): battaglione-quadro, batteria-quadro. Con altro sign., quadro di avanzamento, elenco, generalm. annuale, in cui ufficiali e sottufficiali, sulla base dei posti normalmente disponibili nei gradi superiori, sono inscritti (qualora giudicati idonei da apposite commissioni valutatrici) per poter essere promossi al grado superiore, secondo l’ordine di ruolo di anzianità oppure una graduatoria di merito. Ormai disusata la locuz. agg. fuori quadro (e sostituita da in soprannumero), riferita a ufficiali in servizio permanente effettivo impiegati temporaneamente in incarichi non contemplati negli organici. Al plur., quadri, il complesso degli ufficiali (o anche dei sottufficiali e dei graduati di truppa) che costituiscono il comando di un reparto, di un’unità, delle forze armate: i q. di un reggimento, di una brigata dell’esercito; rimuovere, completare i q.; manovre con i q., effettuate con i soli ufficiali, senza la partecipazione delle truppe; radiare dai q., espellere un ufficiale dalle forze armate (e rientrare nei q., esservi riammesso); q. minori, gli ufficiali inferiori, fino al grado di capitano o corrispondente a capitano. b. Nei partiti e movimenti politici, e nelle organizzazioni sindacali, al plur., i quadri, il complesso dei dirigenti e funzionarî (e anche dei parlamentari e degli amministratori di enti pubblici): il liberalismo sabaudo aveva almeno il merito di offrire dei q. sicuri e pronti per la politica estera della rivoluzione (Gobetti); rinnovare i q.; riunione, corso di aggiornamento dei q.; al sing., q. attivo, gli iscritti più politicizzati e impegnati nelle attività di propaganda e proselitismo: il q. attivo di una sezione. Nelle aziende private e pubbliche, il complesso dei funzionarî direttivi: q. intermedî, categoria di dipendenti intermedia tra i dirigenti e i semplici impiegati o operai, con funzioni di particolare importanza e responsabilità all’interno dell’azienda. 7. a. Pannello, o complesso di pannelli montati su un telaio in cui sono installati, in modo da consentire una visione immediata e complessiva, strumenti e organi di comando, di controllo e regolazione, di segnalazione e misurazione: il q. di un aereo, di un automezzo, di un’imbarcazione; il q. di un impianto, di una centrale operativa, di un elaboratore; accendere il q., le luci del q., l’illuminazione degli indici dei varî strumenti. b. In elettrotecnica, con riferimento a centrali, sottostazioni, impianti elettrici, si chiama q. di distribuzione l’insieme dei collegamenti di linea, degli apparecchi per la connessione e l’interruzione dei circuiti, per la protezione e per l’eventuale regolazione della tensione, e q. di manovra l’insieme degli organi di comando e degli strumenti di misurazione. 8. Nel linguaggio giornalistico, articolo con titolo su due colonne (non stampato però in testa alla pagina). 9. Al plur., quadri (invar. anche se usato al sing.), uno dei quattro semi delle carte da gioco francesi, contraddistinto da rombi o losanghe di colore rosso: scala reale a (o di) quadri, nel poker; giocare, buttare quadri, una quadri (più raram. un quadri), una carta di quadri. ◆ Dim. quadrétto (v.), quadrùccio (v.); accr. quadróne (v.); pegg. quadràccio.