Reticolare¹

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reticolare1


reticolare1 agg. [der. di reticolo]. – Che ha forma di rete o di reticolo. È usato in alcune espressioni del linguaggio tecn. e scient., talvolta in concorrenza con reticolato: 1. a. In biologia, teoria della struttura r. del citoplasma, teoria della citologia classica, sostenuta dal biologo ted. W. Flemming (1843-1906), secondo la quale il citoplasma sarebbe formato da un intreccio di fibrille costituenti un reticolo, fra le cui maglie vi sarebbe dell’acqua con sali disciolti; apparato r., struttura che si trova nel citoplasma delle cellule, e appare tipicamente come un reticolo irregolare con filamenti qua e là rigonfî, che circonda, talora per intero, il nucleo; apparato r. interno, o apparato endoreticolare, sinon. di apparato del Golgi (v. apparato); tessuto r., particolare tipo di tessuto connettivo (detto anche tessuto a graticciata), presente in molti organi di natura e costituzione diversa, di cui costituisce lo stroma, formato oltre che da elementi cellulari e da sostanza intercellulare anista, da una delicata e finissima rete di fibrille (v. reticolina). b. In neurofisiologia, formazione r., intricata rete di fibre nervose comprendenti gruppi di neuroni differenti tra loro per dimensioni e morfologia, che ha inizio dal bulbo, attraversa le strutture del tronco dell’encefalo e raggiunge il talamo ove si fonde con i nuclei della linea mediana: rappresenta il più importante centro di integrazione sensitivo-motoria del sistema nervoso centrale. c. In endocrinologia, zona r. (più spesso nella forma lat. scient. zona reticularis), la zona più profonda della corteccia delle ghiandole surrenali dei mammiferi, nell’immediata vicinanza del midollo, così detta per l’irregolare distribuzione delle cellule che la costituiscono. 2. In cristallografia, difetto r., ogni deviazione dalle norme geometriche di un reticolo perfettamente periodico di atomi o molecole, sia che riguardi una zona molto circoscritta (difetto r. puntiforme, come la vacanza o la presenza irregolare di un atomo), sia che interessi il reticolo su scala pluriatomica (difetto r. lineare, difetto r. piano, a seconda che interessi linee o piani del reticolo cristallino); energia r., l’energia con cui sono tenuti insieme gli atomi o le molecole in un cristallo; transizione r., trasformazione di struttura, cioè variazione di disposizione degli atomi che avviene, a determinate temperature, in sostanze che hanno la possibilità di cristallizzare secondo simmetrie diverse, ognuna stabile entro un certo intervallo di temperatura (come accade, per es., negli acciai). 3. In matematica applicata, tecniche r., metodi atti a descrivere, analizzare, controllare e risolvere problemi di ricerca tecnologica o scientifica, di gestione industriale, di programmazione economica, sociale e tecnica, basati su una schematizzazione grafica del problema (detta grafo o rete) consistente in un insieme di punti (nodi o vertici) collegati da tratti orientati (rami o archi o frecce). 4. In meccanica, sistema o travatura r., struttura costituita da un certo numero di aste, cioè elementi ad asse rettilineo, tra loro collegate in corrispondenza dei nodi, in modo da formare un traliccio a maglie per lo più triangolari; è detto anche sistema articolato, essendo i collegamenti tra le aste rappresentati idealmente da cerniere. Nelle costruzioni molte strutture (dette strutture r.) sono trattate agli effetti del calcolo statico come sistemi reticolari perché assimilabili a questi con opportune schematizzazioni; rientrano nella categoria di tali strutture le capriate o incavallature, le travi e gli archi r. di molti tipi di ponti e di strutture per coperture; in quella dei sistemi reticolari spaziali le volte reticolari.

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