dominus
〈dòminus〉 s. m., lat. (pl. -i). – Termine che aveva, per i Romani, il sign. di «signore, padrone», ed è presente, nel lessico ital., nelle voci ereditarie donno, don e nel prestito domino1. Nella [...] ha l’incarico di inquisire o il potere di decidere in un procedimento e sim.: il collega dominus dell’istruttoria. Con la locuz. dominus negotii 〈... neġòzii〉 (propr. «padrone del negozio») è inoltre indicato, nel linguaggio giur., il soggetto la cui ...
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Dominus vobiscum
〈dòminus ...〉 (lat. «il Signore [sia] con voi»). – Formula liturgica che ricorre con frequenza nelle diverse celebrazioni liturgiche in latino, soprattutto dinanzi agli oremus: è il [...] saluto che il sacerdote abitualmente rivolge all’assemblea, la quale a sua volta risponde con la formula Et cum spiritu tuo «e con il tuo spirito» ...
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sabaoth
〈sabaòt〉 o 〈sàbaot〉 s. ebr. – Traslitterazione del termine ṣĕbā’ōt (plur. di ṣābā «esercito»), presente nella locuz. biblica Yahweh Ṣĕbā’ōt «dio degli eserciti», che celebra in Dio la prerogativa [...] di capitano degli eserciti di Israele; tale locuz. è tradotta in genere nella Vulgata con l’espressione Dominus exercituum, ma ricorre talvolta anche la forma Dominus sabaoth, passata inoltre nella liturgia della Messa (Sanctus, sanctus, sanctus, ...
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signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. [...] lacci da te presa Fu l’alta mente del baron toscano (Poliziano). d. Con uso antonomastico (anche qui come equivalente del lat. dominus), Dio: pregare, ringraziare il S.; sia fatta la volontà del S.; che il S. lo assista; addormentarsi nel bacio del S ...
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rex in regno suo est imperator
(lat. «il re è imperatore nel suo regno»). – Formula politico-giuridica enunciata nel medioevo, ma riadottata dai re dell’età moderna, per esprimere la pienezza dei poteri [...] ambito del suo regno, ha gli stessi poteri che ha l’imperatore sul mondo, e si ricollega alla concezione, tipicamente medievale, del mondo come ordinamento giuridico (universitas humanitatis) e dell’imperatore come signore universale (dominus mundi). ...
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visdomino
visdòmino (o vicedòmino) s. m. [dal lat. tardo vicedomĭnus, comp. di vice «in luogo di» (v. vice-) e domĭnus «signore»]. – Chi, nell’età medievale e rinascimentale, teneva le veci del «signore» [...] o del titolare di una carica civile o religiosa. In partic.: 1. Nella Firenze antica, il vicario del vescovo per le cure temporali; prima ecclesiastico, poi laico (donde, per la frequenza di tale carica ...
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manumissione
manumissióne s. f. [dal lat. manumissio -onis: v. manomissione]. – Nel diritto classico, negozio giuridico mediante il quale, con formalità diverse secondo le epoche, il padrone proclamava [...] libero un suo schiavo: consisteva essenzialmente nella rinuncia da parte del padrone (dominus) alla potestà (manus) ch’egli aveva sullo schiavo, il quale acquistava la condizione di liberto ed era tenuto a particolari obblighi di assistenza e ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] (Dante), di Firenze di cui fu prima patrono Marte, poi Giovanni Battista. b. Signore, con riferimento a Dio (per traduz. del lat. Dominus): voi siete santo, voi solo Padrone, voi solo Altissimo, o Gesù Cristo (Muratori). 2. a. Chi ha il possesso, la ...
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dominare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo dominare, class. dominari, der. di domĭnus «signore, padrone»] (io dòmino, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Avere potestà e autorità di padrone in un luogo o [...] su una o più persone. Si usa con le prep. in, su: d. in casa propria; gli antichi Romani dominarono su gran parte del mondo; gli Austriaci hanno dominato a lungo in Italia; d. sui mari, averne il dominio. ...
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domine
dòmine s. m. [vocativo del lat. domĭnus «signore»]. – 1. Forma d’invocazione in uso anticam. con il suo sign. proprio (cioè, «o Signore»): spaventati e gridando: Domine aiutaci, tutti fuggirono [...] (Boccaccio); oggi usata soltanto, e raramente, con valore genericamente interiettivo in frasi interrogative del linguaggio fam.: che d. dite?, che d. fate?, che dite mai?, che fate mai? (cfr. diamine). ...
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Nome che indicava a Roma la condizione del padrone rispetto ai servi e ai liberti, usato poi come appellativo rispettoso fra privati. Come titolo pubblico fu respinto da Augusto e da Tiberio, preteso da Caligola e Domiziano, accettato da Traiano,...
dominus
" Signore ", nelle parole che Amore rivolge a Domini durante la maravigliosa visione descritta all'inizio della Vita Nuova: Ego dominus tuus (III 3).