consolazióne s. f. [dal lat. consolatio [...] ) scritta per consolare sé o altri di qualche dolore; note soprattutto quella di Cicerone, De consolatione, scritta per consolare il proprio animo della morte della figlia Tulliola ...
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prestare v. tr. [dal lat. praestare, comp. di prae- e stare, [...] per il buon esito dell’iniziativa; il professore si è gentilmente prestato a fare da cicerone; O divina virtù, se mi ti presti Tanto ... (Dante), se mi concedi il tuo aiuto ...
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quot homines tot sententiae ‹... òmines ... sentènzie› (lat. «quanti uomini tanti [...] pareri»). – Antico proverbio che si trova in Terenzio e in Cicerone e che si cita spesso, anche nella forma quot (o tot) capita tot sententiae («quante teste tanti pareri»), per ...
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quousque tandem, Catilina, abutere patientia nostra? ‹kuoùskue ... pazzi̯ènzia [...] «fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?»). – Famosa invettiva con cui Cicerone inizia enfaticamente la 1a Catilinaria. Si citano talvolta le due prime parole (o l ...
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verrino1 agg. [dal lat. Verrinus]. – Di Gaio [...] ., o assol. le verrine, le orazioni (una, la prima v., recitata in tribunale, e altre 4 scritte a processo concluso) con cui Cicerone, nel 70 a. C., sostenne l’accusa contro Verre. ...
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lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla [...] lettere curata dall’autore stesso o pubblicata da altri (sinon. quindi di epistolario): le l. di Cicerone; le l. di san Paolo; le l. del Leopardi. 5. Nome di molteplici documenti ...
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o tempora, o mores! ‹... tèmpora [...] ...› (lat. «o tempi, o costumi!»). – Celebre esclamazione di Cicerone, da lui ripetuta in varie orazioni (la prima volta nelle Verrine) e divenuta proverbiale per rimpiangere le ...
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poetae novi ‹poète nòvi› locuz. lat. (propr. «poeti nuovi»), usata in ital. come s. m. pl. – Espressione latina [...] con cui Cicerone definì il gruppo di poeti che egli stesso chiama anche, con termine greco pressoché equivalente, neòteroi (v.). ...
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qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, [...] il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi altro essere, una ...
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primato s. m. [dal lat. primatus -us, der. di primus [...] nel medioevo Bologna teneva il p. nel campo dell’insegnamento giuridico; a Cicerone fu riconosciuto il p. nell’eloquenza; p. filosofico, letterario, scientifico, relativamente agli ...
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Nome, dato per antonomasia nel 18° sec. alle guide che conducevano i visitatori nella visita artistica di Roma, e poi passato a indicare anche i libri che illustrano opere d’arte. In questo senso il termine ha avuto particolare fortuna nel mondo tedesco...
(Marcus Tullius Cicåro). - Oratore e uomo politico romano. Nato ad Arpino il 13 gennaio del 106 a. CICERONE, educato a Roma nell'oratoria da M. Antonio e L. Crasso, nel diritto dai due Scevola, nella filosofia dall'accademico Filone. Questore in Sicilia...