clavicémbalo s. m. [comp. del lat. clavis «chiave» e cembalo]. – Strumento a corde e tastiera [...] al pianoforte (che dalla fine del sec. 18° lo ha in gran parte sostituito) il clavicembalo è caratterizzato da registri di due specie, di sonorità e di colore, ottenuti mediante ... ...
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clavicembalista s. m. e f. [der. di clavicembalo] (pl. m. -i). – 1. [...] Suonatore di clavicembalo e strumenti congeneri (spinetta, clavicordo, ecc.). 2. Compositore di musica per clavicembalo e strumenti congeneri. ... ...
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tastièra s. f. [der. di tasto]. – 1. a. [...] sette ottave e mezzo); in alcuni strumenti, e in partic. nell’organo e nel clavicembalo, si possono avere più tastiere. Al plur., tastiere, nell’uso odierno, l’insieme degli ...
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pedale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. pedale1]. – 1. [...] 2. In musica: a. Denominazione di leve o congegni applicati a determinati strumenti (organo, clavicembalo, armonium, timpano, ecc.) e azionati dall’esecutore per mezzo di uno o di ...
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clavicembalìstico agg. [der. di clavicembalo] (pl. m. -ci). – Pertinente al clavicembalo: stile c.; composizione c.; scuola, tecnica clavicembalistica. ...
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arpicòrdo (raro arpacòrdo) s. m. [comp. di arpa1 e corda]. [...] – Nome usato dapprima per indicare il cembalo o la spinetta, e applicato poi in Gran Bretagna (ingl. harpsichord) al clavicembalo propriamente detto. ...
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toccata s. f. [der. di toccare]. – 1. L’atto di toccare una volta: dà [...] cavallo si rimette a correre. 2. Forma di composizione musicale per strumenti a tastiera (clavicembalo, organo, pianoforte, ecc.), per strumenti cioè a tasti da toccare, di cui il ...
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virginale2 s. m. [dall’ingl. virginal, di etimo incerto]. – Nome dato in [...] ’epoca elisabettiana (seconda metà del secolo) per la dolcezza del suono e la facilità dell’esecuzione. Verso la fine del ’500 il nome passò a indicare i varî tipi di clavicembalo. ...
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Strumento a corde e tastiera. Nella sua forma prevalente presenta una lunga cassa armonica ad ala, in cui le corde sono pizzicate da plettri messi in funzione da una tastiera semplice o doppia. Molto diffuso tra il 16° e il 18° sec., cadde in disuso...
ZENTI, Girolamo. – Nacque a Viterbo intorno al 1609-1611 da Francesco. Non è noto il nome della madre.
Fu il più noto cembalaro italiano del suo tempo, con sporadica attività anche come organaro. Ancora nel 1741 un manoscritto riporta che ebbe «plauso...