conto1
cónto1 agg. [dal fr. ant. cointe «noto, cortese, adorno», che è il lat. cognĭtus, part. pass. di cognoscĕre «conoscere»; nel sign. 2 si è incrociato col lat. comptus, part. pass. di comĕre «ornare, [...] »], ant. – 1. a. Noto, conosciuto: parlo cose manifeste e conte (Petrarca); a tutti voi sia conto Quel che predisse a me l’inclita Circe (Pindemonte); farsi conto, farsi riconoscere: Fàmmiti conto o per luogo o per nome (Dante). b. Famoso, illustre ...
Leggi Tutto
conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica [...] . (in senso fig., pareggiare i c. con qualcuno, rifarsi di un danno o di un torto subìto, risolvere un contrasto). b. Usi fig.: a conti fatti, tutto considerato: a c. fatti, chi ci guadagna è lui; alla (o in) fin dei c., in definitiva: alla fin dei c ...
Leggi Tutto
conto3
cónto3 s. m. [der. di contare «raccontare»], letter. – Racconto, narrazione: il Boccaccio raccoglie le pietruzze dai conti dai favolelli dalle leggende di tutti i giullari e menestrelli per istoriarne [...] il suo musaico romano (Carducci) ...
Leggi Tutto
conto
1. MAPPA Si chiama CONTO, genericamente, ogni tipo di calcolo aritmetico (fare i conti; sbagliare un c.), 2. MAPPA oppure anche l’operazione del contare (c. alla rovescia). 3. MAPPA In ambiti [...] fatti
a ogni buon conto
chiedere contoconto alla rovescia
conto d’esercizio
conto di deposito
conto di gestione
conto terzi
corte dei conti
di poco conto
far di conto
fare conto su
fare i conti
fare i conti in tasca
fare i conti senza l’oste
fare ...
Leggi Tutto
lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente [...] sue o loro linee si riferisce alle operazioni compiute in sociale dai corrispondenti associati; loro linee indica anche il conto corrente in moneta propria che una banca tiene acceso a un corrispondente estero per il regolamento di operazioni in ...
Leggi Tutto
contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. [...] ; fai pure ciò che ti pare, ma non c. su di me. b. Seguito da prop. oggettiva, proporsi, sperare: conto di partire domattina; contavo che ci saremmo rivisti presto. 4. tr. Raccontare, narrare, riferire: non sarei capace di c. ciò che ho visto; Odi ...
Leggi Tutto
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] : E fa ragion ch’io ti sia sempre allato (Dante). In altre locuz.: rivedere la r., rivedere i conti; domandare r., chiedere conto; rendere r., rendere conto: Quivi mi misi a far baratteria, Di ch’io rendo r. in questo caldo (Dante); le due ultime ...
Leggi Tutto
commissione2
commissióne2 s. f. [dal lat. commissio -onis (mediev. in questo sign.), der. di committĕre nel senso di «affidare»]. – 1. a. Incarico, talora di natura confidenziale, di riferire, trattare, [...] di fornire una merce o di compiere una prestazione, un lavoro: fare, ricevere, eseguire una c.; si accettano c. per conto del cliente. Contratto di c., contratto, che costituisce una forma di mandato senza rappresentanza, in base al quale una parte ...
Leggi Tutto
scoperto2
scopèrto2 (ant. o poet. o region. scovèrto) s. m. [uso sostantivato dall’agg. prec.]. – 1. Luogo scoperto, non riparato o protetto, soprattutto nelle locuz. dormire, pernottare allo scoperto, [...] ispira e privo di garanzie speciali, oppure quello la cui effettiva misura, anziché essere rappresentata da titoli di credito, emerge dal conto in cui si rilevano i rapporti di dare e di avere intercorsi fra il cliente e la banca (quando è garantito ...
Leggi Tutto
mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] data alla lettera; qui ci metterei un aggettivo, una virgola, una parentesi; metti uno zero dopo il sette; m. in conto, segnare a credito, o semplicem. tenere calcolo di qualche cosa. l. Con riferimento a cose non materiali (generalm. senza articolo ...
Leggi Tutto
In ragioneria, il c. è un insieme ordinato di scritture relative a un determinato oggetto, redatte con lo scopo di far conoscere le variazioni subite dall’oggetto in un certo periodo di tempo e il suo stato alla fine di questo. Nella forma scalare...
S'intende con questo nome ogni narrazione di carattere meraviglioso o romanzesco, rispondente a una concezione infantile dell'universo e trasmessa per tradizione. Suoi caratteri sono l'indeterminatezza dei luoghi in cui si svolgono gli avvenimenti,...