déjà-vu ‹deˇ∫à vü› locuz. fr. (propr. «già visto»), usata in [...] di aver già visto una certa immagine o addirittura di aver già vissuto (déjà vécu) una determinata situazione, anche se la circostanza può essere razionalmente e facilmente ... ...
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visto agg. e s. m. – È il part. pass. di vedere, più com. e più pop. della forma veduto [...] assol. ed ellittico, e con valore neutro, già visto, espressione (modellata su quella francese déjà-vu) con cui si sottolinea, negativamente, che una cosa è già stata detta o fatta ...
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nannista s. m. e f. (iron.) Sostenitore [...] e seguace di Nanni Moretti. ◆ Déjà vu, naturalmente, anticipato dai no global e completato dai «nannisti», ( Salvatore Scarpino , Giornale, 28 febbraio 2002, p. 5, Interni). ...
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neuroimmagine s. f. In medicina, metodica estremamente dettagliata [...] hanno sottoposto a una serie di prove soggetti che affermavano di avere esperienze di déjà-vu quasi quotidiane, servendosi anche dell’ipnosi – per capire il ruolo che hanno la ...
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vissuto agg. e s. m. [part. pass. di vivere]. – 1. agg. a. [...] anche nell’accezione psicologica cfr. già visto (alla voce visto, n. 2) e l’equivalente fr. déjà-vu. 2. s. m. Quanto si è sperimentato nel passato, e che conserva una sua presenza ...
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riconosciménto s. m. [der. di riconoscere]. – L’azione e l’atto di riconoscere, il fatto di venire riconosciuto. 1. [...] suo proprietario; in psicologia, falso r., espressione con cui è talvolta tradotto il fr. déjà vu (v.). 2. Ammissione, presa d’atto o accettazione dell’esistenza e della validità ...
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pseudomneṡìa s. f. [comp. di pseudo- e -mnesia]. – In [...] , e che possono configurarsi come falsi riconoscimenti (ne è un esempio il fenomeno del déjà vu, che si osserva anche in soggetti normali, causato da stanchezza o emozione), o ...
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cazzimma s. f. (pop.) 1. Atteggiamento o comportamento improntato a furbizia opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo nuocere [...] . (Paolo Russo, Repubblica, 15 gennaio 2000, Napoli, p. 14) • Chi pensa di avere avuto un déjà vu è Gino Rivieccio. «Se cominciamo così è come se non avessimo finito mai. Stesso ...
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Disturbo della memoria che consiste nell’alterazione dei ricordi; si distinguono: allomnesie, ricordi incompleti o erroneamente localizzati nel tempo e nello spazio; pseudomnesie, in cui elementi di fantasia danno luogo a ricordi di situazioni che il...
déjà-vu Fenomeno psichico consistente nella sensazione errata di aver già visto una data cosa. Insieme con il déjà-vécu («già vissuto»), è la più nota delle esperienze di ‘falso riconoscimento’ e si riscontra nel sogno, negli stati emotivi eccezionali...