deṡìo (o diṡìo) s. m. [forse lat. [...] anche, l’oggetto del desiderio: parla in sua favella Sì che l’intenda il suo dolce desio (Guarini). 2. fam. Godimento, delizia: una musichetta, un vinello, un calduccio che è un d ... ...
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deṡïare (o diṡïare) v. tr. [der. di [...] Con quella man che tanto desïai, M’asciuga li occhi (Petrarca). ◆ Part. pass. deṡïato (o disïato), anche come agg.: Quando leggemmo il disïato riso Esser basciato da cotanto amante ... ...
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fónte1 s. f. (ant. e poet. masch.) [lat. fōns fōntis]. – 1. [...] ); Dalla f. del duol nasce il conforto ( Foscolo ); La vecchiezza, ove fosse Incolume il desio, la speme estinta, Secche le f. del piacer (Leopardi). Più in partic., persona (o ...
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avvinare v. tr. [der. di vino]. – 1. non com. Mescolare con vino: a. [...] del vino rosso: panno avvinato; di persona, non com., lo stesso che avvinazzato (e così voce avvinata e sim.): a braccetto, tutti e tre avvinati che era un desio vederli (Fucini). ...
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dacriologia s. f. In medicina, settore che studia il fenomeno della [...] (studio della lacrima) e della superficie oculare, primario oculista all’Ospedale di Desio (Milano) - le caratteristiche fisico-chimiche delle lacrime cambiano: le ghiandole che le ...
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innamorare (ant. inamorare) v. tr. [der. di amore] (io [...] . a. Suscitare, ispirare amore: Quanto ciascuna è men bella di lei Tanto cresce ’l desio che m’innamora (Petrarca); Armida ... sì ridente apparve fuore Che innamorò di sue bellezze ...
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ire v. intr. [lat. īre] (aus. essere). – Verbo difettivo, di uso region. solo nelle [...] idol placato Da le vittime umane, isti superba (Parini); E me che i tempi ed il desio d’onore Fan per diversa gente ir fuggitivo ( Foscolo ); I donzelli ivano (Carducci). Nell’uso ...
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tumulto s. m. [dal lat. tumultus -us, d’incerta origine]. – 1. letter. Confusione [...] o avere il cervello in t.; nel primo giovanil tumulto Di contenti, d’angosce e di desio (Leopardi); giunto, tra il t. di questi pensieri, alla porta di casa sua, ... mise in fretta ...
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deṡïóso (o diṡïóso) agg. [der. di [...] CLASS='testo_corsivo'>desìo], poet. – Desideroso: disïoso ancora a più letizie (Dante); i campi e il cielo Desïoso mirando (Foscolo). ...
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alfine (ant. al fine) avv. – Alla fine: E legno vidi già dritto e veloce Correr [...] ..., Nitida bara, chiuda al fin li oscuri Del mio pensier tumulti e il van desio (Carducci); finalmente: dopo lunga assenza, a. tornò. In quest’avverbio, fine conserva il genere ...
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(A. T., 24-25-26). - Piccola città nella popolosa, industre e fertile pianura che si stende a N. di Milano fra il Lambro e il Seveso e che lentamente va elevandosi verso le prime colline della Brianza. La città conta 9957 ab.; il suo comune 11.484, in...