dicitoredicitóre s. m. (f. -trice) [der. di dire, dicere]. – 1. Chi declama versi o prosa in pubblico (sia in senso assol., sia in quanto abbia le qualità richieste per una buona declamazione, sicché [...] si può parlare di un mirabile d., un d. mediocre, ecc.): un accordo suonato mentre un d. legge un brano letterario... fa già nascere un nuovo linguaggio, che non è musica e non è letteratura (Vincenzo ...
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fine1
fine1 agg. [lat. fīnis «limite» (v. fine2), adoperato come agg. nel sign. di « estremo»]. – 1. a. Sottile, di spessore o diametro molto piccolo: uno spago f.; sabbia assai f.; una lama finissima; [...] : ricamo, intaglio, disegno fine. Per estens., riferito a chi compie il lavoro: un f. orefice; un sarto assai f.; in partic., f. dicitore, v. dicitore, n. 1. b. Di ottima qualità: roba f.; seta f.; oro f., o fino, lega aurea di alto titolo. Chimica f ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] latina classica): dire per rima in volgare tanto è quanto dire per versi in latino (Dante); un Mico da Siena, assai buon dicitore in rima a quei tempi (Boccaccio). In usi fig., fam.: volete che ve la canti in rima?, debbo dirgliela in rima?, dire ...
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persuasione
persuaṡióne s. f. [dal lat. persuasio -onis, der. di persuadere «persuadere»]. – 1. a. Il persuadere, l’atto, il modo, il metodo del persuadere: in ciascuna maniera di sermone lo dicitore [...] massimamente dee intendere a la p. (Dante); ricorrere alla p., alle arti della p., fare uso della p.; indurre con la p.; cercare di ottenere con la p. più che con la forza e con le minacce; un discorso, ...
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dicitore
Francesco Vagni
Figura soltanto nella Vita Nuova e nel Convivio, nei significati di " poeta ", " scrittore " e " autore ". Per intenderlo in tutto il suo valore, bisogna ricondurlo nell'ambito semantico della terminologia retorico-poetica...
parola
Domenico Consoli
Ciascuno degli elementi lessicali di cui è composto il discorso. Solo due volte ha valore di " vocabolo singolo ": in tale accezione è al singolare, preceduto da ‛ ultima ', e all'interno di modi idiomatici che alludono...