etimologicoetimològico agg. [dal lat. tardo etymologĭcus, gr. ἐτυμολογικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etimologia o delle etimologie, relativo all’etimologia: studî e.; indagini, ricerche e., ecc. Dizionario [...] , senso e. di un vocabolo. c. Figura e., procedimento sintattico per cui vengono accostate parole connesse fra loro per l’etimologia (per es. «vivere la propria vita»), e talora anche per il solo significato (per es. «dormire un lungo sonno»); si ...
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orfano
òrfano agg. e s. m. (f. -a) [lat. ŏrphănus, dal gr. ὀρϕανός, che è connesso etimologicamente col lat. orbus «privo»]. – 1. Che, o chi, ha perduto i genitori o uno solo di essi (detto per lo più [...] soltanto di minorenni): un bimbo o. di padre e di madre, o semplicem. un bimbo o.; essere o. di padre, o. di madre; un povero o.; restare o.; asilo per gli o. (negli ultimi tre esempî s’intende in genere ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] , o con sign. affini: a. Nell’uso pop., ant., utero (per es., nell’espressione mal di madre, l’isterismo, termine che etimologicamente è connesso con l’utero). b. Oggetto che ne contiene un altro, o strumento che serve a dare forma particolare a un ...
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tmesi
tmèṡi s. f. [dal lat. tardo tmesis, gr. τμῆσις, der. di τέμνω «tagliare»]. – 1. In linguistica, e in partic. nella storia delle lingue classiche, distacco della preposizione dal verbo finito con [...] endecasillabo e l’adonio della strofe saffica. La tmesi si fa per solito fra due parti di una parola che siano etimologicamente distinte: «Fece la donna di sua man le sopra-/vesti» (Ariosto, Orl. Fur. XLI, 32); «Io mi ritrovo a piangere infinita ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] ). b. Nella filosofia aristotelica e nell’aristotelismo, il termine soggetto (in lat. subiectum, traduz. del gr. ὑποκείμενον) indica etimologicamente ciò che soggiace o sottostà, e può designare sia la sostanza (v. sostanza, n. 1 a), sia la materia ...
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podalico
podàlico agg. [der. del gr. πούς ποδός «piede»] (pl. m. -ci). – Propr., relativo ai piedi; è termine usato esclusivam. in ostetricia (dov’è inesattamente sentito come connesso etimologicamente [...] con podice): presentazione p., modalità di presentazione del feto nella quale quest’ultimo, al momento del parto, ha la parte inferiore del corpo (podice) orientata verso il collo dell’utero, cioè verso ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] che si ha con verbi intransitivi, quando consta di una parola di significato affine a quello del verbo o anche etimologicamente connesso con questo (per es.: vivere un’esistenza, o una vita, piena di stenti; sognare sogni beati). 7. In psicanalisi ...
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cherubino
(ant. e poet. chèrubo o cherùbo) s. m. [dal lat. eccles. cherubin pl. (lat. mediev. cherub sing.), traslitt. dell’ebr. kĕrūbīm, pl. di kĕrūb, etimologicamente affine al verbo accado karābu [...] «pregare»]. – 1. Nell’Antico Testamento, nome di esseri ritenuti intercessori presso Dio, di forma umana, alati, che coprono l’arca santa o stanno davanti al Santissimo o proteggono l’ingresso del paradiso. ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] , chi vince la prima giocata, la prima partita di gioco, poi perde tutto. Per altri usi, v. prima2. ◆ Pur essendo già etimologicamente un superlativo, primo non è più sentito come tale, e può quindi avere il superl. primìssimo, usato per lo più con ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] un sacco di stoppa, Ariosto, Orl. Fur. XXXIII, 122, dove però altri preferiscono leggere su ’n) sia in prosa; la forma sur (v.), che etimologicamente è un’altra parola e che oggi, d’altra parte, non è più in uso; la forma sun (da su in), propria dell ...
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La regionalità nella lessicografia italiana
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Dall’Ottocento in poi il dizionario monolingue della lingua nazionale in Europa ha rivestito, almeno agli occhi dei cittadini non linguisti di...
essere
Riccardo Ambrosini
1. Le circa 7780 attestazioni dei quasi 125 tipi formali del verbo e. - incluse le forme polisillabiche con apocope della vocale finale, quelle monosillabiche con epitesi di -e e quelle con enclisi di particelle...