fuggire
v. intr. e tr. [lat. fugĕre (della medesima radice del gr. ϕυγή «fuga», ϕεύγω «fuggire»), con mutamento di coniugazione] (pres. indic. fuggo, fuggi, fugge, fuggiamo, fuggite, fùggono; pres. cong. [...] dei nemici; f. alle guardie; f. su per i monti, verso il mare, in un’isola sperduta; f. all’impazzata, come il vento; fuggì via come se avesse i cani dietro; anche senza l’idea della corsa e della velocità, mettersi in salvo, sottrarsi a un pericolo ...
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rifuggire
v. intr. [dal lat. refugĕre (tranne nel sign. 1, che è comp. di ri- e fuggire), comp. di re- e fugĕre «fuggire», rifatto secondo fuggire] (coniug. come fuggire; aus. essere). – 1. Fuggire di [...] le Grazie (Parini: da notare qui l’uso letter., non raro, con la particella pron.). 2. non com. Rifugiarsi fuggendo, cercare rifugio: sorpresi dal temporale, rifuggimmo in una grotta; e con la particella pron.: altri consunto Da negre cure ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] grido di sé, salire in gran fama; levar rumore, produrlo, farlo, e fig. far molto parlare di sé; l. le gambe, fuggire via. b. rifl. Alzarsi, di solito con qualche determinazione: levarsi in piedi (per lo più dalla posizione di seduti); quindi levarsi ...
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sfuggire
v. tr. e intr. [der. di fuggire, col pref. s- (nel sign. 3); cfr. lat. effugĕre, comp. di ex- e fugĕre «fuggire»] (coniug. come fuggire). – 1. tr. Evitare, scansare un danno o un rischio, una [...] cosa o una persona non gradita o spiacevole: s. i pericoli; s. le discussioni, le liti; s. le cerimonie, la pubblicità; è un uomo invidioso e poco sincero e tutti lo sfuggono. Come sinon. di evitare, anche ...
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restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare [...] città restavano solo i vecchi, le donne, i bambini; chi resta in ufficio durante il mese d’agosto?; un’esitazione tra il fuggire e il r. (Manzoni); r. indietro, rispetto ad altre persone o ad altri veicoli che procedono più rapidamente (e, in senso ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] essere nel sign. f): a. letter. Seguito da a con l’infinito di un verbo, incominciare: prese a dire; presero a fuggire; Poi le schiere a ferir prese, vibrando Le mortifere punte (V. Monti); i fatti che prendiamo a raccontare (Manzoni). Seguito da ...
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spalla
s. f. [lat. spatŭla «spatola», e nel lat. tardo «spalla, scapola», propriam. dim. di spatha: v. spada e spatola]. – 1. a. In anatomia umana, il segmento corporeo di unione tra l’arto superiore [...] di offesa; voltare le s. alla fortuna, perdere una buona occasione; dare le s. a qualcuno, voltargli la schiena e ant., fuggire (Quand’Anibàl co’ suoi diede le spalle, Dante); scusate le s., espressione di cortesia che si rivolge alla persona a cui ...
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rompere
rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). – 1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio [...] usi causativi o brachilogici: r. guerra, dare inizio alle ostilità; Amore Ruppe tutti miei spiriti a fuggire (G. Cavalcanti), li sconfisse costringendoli a fuggire, a venir meno. Con uso assol. o intr., r. in mare o semplicem. rompere, fare naufragio ...
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leva1
lèva1 (ant. lièva) s. f. [der. di levare «alzare»]. – 1. a. In fisica, macchina semplice che consiste in un corpo rigido (di norma costituito da una sbarra) girevole intorno a un asse fisso (detto [...] volo la selvaggina; usato soprattutto nell’espressione cani da l., quelli che hanno il compito, scovata la selvaggina, di farla fuggire o volare. 8. Mare di l., onda di leva, espressioni con cui nel linguaggio marin. s’indicava un tempo l’ondulazione ...
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via1
via1 avv. [dal sost. lat. via «via», che ha preso sign. avverbiale in locuz. come ire viam o ire via «andare per la (propria) strada»; la connessione etimologica del n. 4 con gli altri sign. non [...] essere di paese straniero: persone, usanze di fuori via. 2. Usato assol.: a. In espressioni in cui il verbo (andare, correre, fuggire, ecc.) è sottinteso: ci alzammo, e via per la discesa!; Or superbite, e via col viso altero, Figliuoli d’Eva (Dante ...
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fuggire [imperf. indic. III singol. fuggie(mi), If XXXI 39, e III plur. fuggien, Pd XV 105; cond. III singol. fuggeria, Pd VIII 78, e III plur. fuggiriano, Rime LXXXIII 28; pass. rem. III singol. si fuggio, Fiore CCXXV 10. La forma contratta...
(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, il quale avrebbe cominciato col ridurre...