botri
bòtri s. m. [dal gr. βότρυς «grappolo», per l’aspetto dell’infiorescenza; il lat. botrys fu nome di varie piante]. – Pianta erbacea della famiglia chenopodiacee (Chenopodium botrys): cresce negli [...] incolti e nelle macerie, ha odore forte, e ha usi medicinali nella cura di alcune malattie nervose. ...
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apripista
s. m. e f. [comp. di aprire e pista], invar. – 1. s. m. e f. Lo sciatore che nelle prove alpine percorre la pista prima che prenda il via il primo concorrente; estens., chi per primo intraprende [...] cingolato (il cui nome originale è bulldozer), munito di una grossa lama sul davanti, capace di aprirsi la via rimovendo vegetazione, strati di terreno, cumuli di macerie o altri ostacoli, che vengono spinti in avanti e ogni tanto scaricati ai lati. ...
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paria
pària s. m. [dall’ingl. pariah (o paria), che è dal tamil paṛaiyan (propr. «tamburini», der. di paṛai «tamburo»)], invar. – 1. Nome con cui nell’uso europeo sono indicati gli individui appartenenti [...] , hanno la dimensione del cane da pastore, figura massiccia, coda per lo più lunga e pendente; vivono in tane che scavano fra le macerie e alla periferia delle città, dove si ritirano di giorno per uscire di notte, nutrendosi di carogne e di rifiuti. ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] piedi, calpestare, montare sopra; e in senso fig., mettere, tenere qualcuno sotto i piedi, umiliarlo, assoggettarlo; restare s. le macerie; seppellire s. terra (v. sottoterra e sotterra); andare, finire s. il treno, s. le ruote di una macchina; solo ...
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parietaria
parietària s. f. [lat. scient. Parietaria, dal lat. tardo (herba) parietaria, femm. dell’agg. parietarius (v. parietario), con riferimento al fatto che alcune specie crescono preferibilmente [...] , nota già nell’antichità come pianta medicinale con proprietà depurative, diuretiche, emollienti e rinfrescanti, e P. diffusa, molto simile alla precedente, che cresce preferibilmente in luoghi soleggiati, soprattutto sui muri e le macerie. ...
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vampo
s. m. [lat. vapor (-oris) «vapore, vampa, calore», incrociato con lampo], ant. e letter. – Vampa, intenso calore o splendore di fiamma, di cose ardenti: In questo mezzo sopra loro apparse Un v. [...] che parea di fuoco fosse (Pulci); fra le macerie ancor calde del v. canicolare (D’Annunzio); far vampo, mandare vivida luce: fe’ lo scudo vampo (Ariosto). In partic., menare vampo, infuriarsi, infierire, mostrarsi pieno d’ardore: Ulivieri era già ...
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celidonia
celidònia (o chelidònia) s. f. [dal lat. (herba) chelidonia, dall’agg. chelidonius, gr. χελιδόνιος «delle rondini», per la credenza che le rondini curassero con essa gli occhi dei loro piccoli]. [...] – Erba perenne delle papaveracee (Chelidonium majus), che cresce nelle siepi e macerie in tutta l’Europa e nell’Asia temperata: ha fusto ramoso, foglie pennatosette, fiori in piccole ombrelle, con 4 petali gialli, molti stami e frutto a siliqua. ...
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matricale
s. m. [dal lat. tardo matricalis (herba), der. di matrix -icis «matrice, utero»]. – Nome comune di due piante diverse, così chiamate perché entrambe dotate, tra le altre qualità terapeutiche, [...] composite tubuliflore, detta anche matricaria, partenio, originaria del Caucaso e dei paesi balcanici, frequente in Italia su muri, macerie e siepi, spesso coltivata per i fiori: ha foglie pennatopartite e ampî corimbi di capolini piccoli con fiori ...
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salire
(ant. saglire) v. intr. e tr. [lat. salire «saltare»] (pres. salgo, sali, sale, saliamo, salite, sàlgono [ant. o pop. salisco, salisci, ecc.; ant. sàglio, sagli, sàglie, sagliamo, saglite, sàgliono]; [...] ; il sole sale sull’orizzonte; La nebbia agl’irti colli piovigginando sale (Carducci); dal vulcano salivano fiamme e lapilli; dalle macerie continua a s. una colonna di fumo; le fiamme salivano al tetto; il sangue gli salì alla testa; una vampata di ...
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precipitare
v. tr. e intr. [dal lat. praecipitare, der. di praeceps -cipĭtis «precipite»] (io precìpito, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. tr. a. Buttare giù, scagliare in basso, scaraventare dall’alto, [...] , dal quinto piano; si teme che l’alpinista sia precipitato in un crepaccio; l’aereo è precipitato in mare; le macerie gli precipitarono addosso; Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... Precipitando a valle Batte sul fondo e sta (Manzoni ...
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Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel tentativo di mantenere memoria e insieme ridefinire la propria identità, nel secondo dopoguerra la Germania e l’Europa...
L'Aquila: le macerie, il raconto pubblico, le narrazioni private
Andrea Sangiovanni
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Alle 3,32 del 6 aprile 2009 L’Aquila e molti paesi abruzzesi vengono colpiti da un terremoto di 6,2 gradi di magnitudo momento (Mw), pari a 5,8...