protooncogène (o protoncogène) s. m. [comp. di prot(o) [...] cellulare, e che in un dato momento, per intervento di fattori diversi (amplificazioni geniche, traslocazioni, trasposizioni, mutazionipuntiformi), si trasforma in oncogene. ...
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orològio s. m. [dal lat. horologium, e questo dal gr. ὡρολόγιον, propr. «che dice, che [...] condizioni esterne. b. Ipotesi dell’o. molecolare, l’ipotesi secondo la quale le mutazionipuntiformi nel genoma delle specie si verificano e si affermano a intervalli di tempo ...
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biologia
Variazione ereditaria della struttura del materiale genetico, spontanea o indotta da agenti mutageni fisici o chimici. Il termine fu usato da H. De Vries (1901), l’ideatore della teoria delle mutazione o mutazionismo. Egli riteneva...
Le basi genetiche ed epigenetiche del cancro
Il cancro si presenta in un'ampia varietà di tessuti in forme notevolmente differenti, ognuna delle quali implica comunque un'alterazione genetica. L'osservazione che nelle cellule sia la perdita...