quandoque bonus dormitat Homerus ‹ku̯andòku̯e bònus dormìtat omèrus› (lat. «quando accade che sonnecchi il buon [...] Omero»). – Espressione con cui Orazio (Ars poet. 358-59) rileva come ci si possa mostrare insofferenti (inopportunamente, come chiarisce il seguito) dei difetti dell’opera di un ...
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ore rotundo locuz. lat. (propr. «con bocca rotonda»). – Espressione, adoperata in senso fig. da Orazio (Ars poet., 323-24: Grais dedit ore rotundo Musa loqui «la Musa concesse ai Greci di parlare con ornata eloquenza») usata (per lo più ironicam.) con riferimento a chi si esprime con eloquio solenne ...
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nasologia s. f. 1. Nella letteratura e in usi satirici o scherz., scienza che studia i nasi, discorso o trattato che verte intorno al naso, considerato come tratto identificativo del volto umano. [...] in bicicletta e neppure poppanti al Giro d'Italia, ma basta trasferirci da Sterne a Orazio, perché ci sia consentito affermare, secondo gli approfondimenti del sommo poeta, che il ...
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(Q. Horatius Flaccus). - Poeta latino (65-8 a. C.); la sua immagine appare su uno dei contorniati (v.), con ritratti di illustri scrittori latini, che furono probabilmente coniati in Italia intorno alla metà del IV sec. d. C.
ORAZIO è ritratto di profilo...
Oràzio Flacco, Quinto (lat. Quintus Horatius Flaccus). - Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene,...