scellerato (ant. scelerato) agg. [dal lat. sceleratus, part. pass. di [...] , atti malvagi, criminosi: un uomo sc.; una madre sc.; quell’è l’anima antica Di Mirra scellerata (Dante); anche s. m. (f. -a): è uno sc., capace di ogni bassezza; è sempre stata ... ...
Leggi Tutto
scelleratàggine (ant. sceleratàggine) s. f. [der. di scellerato]. – L’essere [...] scellerato; azione scellerata, da scellerato: la sua sc. è senza limiti; questa sarà l’ultima sua scellerataggine! ... ...
Leggi Tutto
scelleratézza (ant. sceleratézza) s. f. [der. di scellerato]. – L’essere [...] fossi costretto a confessare non esservi alcuna scelleratezza in loro (Pellico). In senso concr., atto scellerato, azione malvagia, empia: commettere ogni sorta di scelleratezze. ... ...
Leggi Tutto
sciagurato (poet. o pop. sciaurato) agg. e s. m. (f. -a) [lat. [...] iperb.: chi ha avuto la sc. idea di aprire la finestra? 2. estens. a. Malvagio, scellerato: è un padre sc., che trascura la famiglia ed è sempre ubriaco; uno sc. disegno; propositi ...
Leggi Tutto
infame agg. [dal lat. infamis, comp. di in-2 e fama [...] bollato il delatore, o anche il «pentito». 2. Usi estens.: a. Di azione commessa con animo scellerato, o tale che dovrebbe infamare chi ne è l’autore: è un i. tradimento, una i ...
Leggi Tutto
iniquo agg. [dal lat. iniquus, comp. di in-2 e aequus [...] spira, Come cupidità fa ne la iniqua (Dante); e a quello, più com., di malvagio, scellerato, con riferimento sia a persona sia ai suoi atti: l’i. tiranno; coloro li quali me ...
Leggi Tutto
reddito minimo di inserimento loc. s.le m. Contributo economico erogato [...] che vivono con un reddito inferiore alla soglia di povertà. ◆ In questo contesto, così scellerato da portare allo spreco di quella che potrebbe essere la grande ricchezza del paese ...
Leggi Tutto
disneyzzazione (disneizzazione), s. f. Tendenza a una semplificazione [...] Bruno Zanardi , il principe dei restauratori italiani, questo è un modo di procedere scellerato. «L’inquinamento minaccia la sopravvivenza del pianeta non quella delle opere d’arte ...
Leggi Tutto
fèllo agg. [lat. mediev. fello (-onis): v. fellone]. [...] – 1. letter. Malvagio, empio, scellerato: gridava: «Or se’ giunta, anima fella!» (Dante); spietato, crudele: uomini e dèi Mi sian contrari, ed essa ognor più fella (Petrarca); il ...
Leggi Tutto
. - Qualifica chi si è macchiato, o è capace di macchiarsi, di un atto empio e nefando.
L'uso dell'aggettivo, in If XXX 38 Mirra scellerata, che divenne / al padre, fuor del dritto amore, amica, è motivo topico già presente in Ovidio, che nell'episodio...
. - Il termine, usato soprattutto nel Convivio, vale " sofferenza ", sia in senso fisico che psichico, ma vale più spesso " qualità o moto dell'animo ".
La dottrina dantesca della passione deriva sostanzialmente da quella di Aristotele, le cui opere D....