vederevedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] perché da più di un anno è in America per lavoro. c. Vedere con la fantasia o con l’immaginazione: e se pur mira Dopo l’ che v. con le precedenti, non sono paragonabili. b. Dare a vedere, dare a intendere, far parere una cosa diversa da quello che è ...
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vedere
1. MAPPA VEDERE significa percepire degli stimoli esterni attraverso gli occhi, con il senso della vista (non vide l’ostacolo e lo investì in pieno; mi pare di v. del fumo in lontananza; vide [...]
dare a vedere
far vedere
non potere vedere
non vedere l’ora
non vedere più in là del proprio naso
vederci chiaro
vederci doppio
vedere col binocolo
vedere di buon occhio
vedere i sorci verdi
vedere la luce
vedere la morte in faccia
vedere le stelle ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della [...] notare, conoscere: ha fatto di tutto per mettersi in v.; essere, giungere in v. di un luogo, in un punto dal quale il luogo può vedersi (ant. a vista, con lo stesso sign.: Ed essi intanto in vèr le mura a vista Giunser de la città, Caro); essere in v ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] di ciò che si afferma; costa un o., ho pagato un o., ho speso un o., cioè moltissimo; e altre simili. c. Proverbî: quattro o. vedono meglio che due, si vede o si giudica meglio quando si è in più d’uno; l’o. del padrone ingrassa il cavallo, per il ...
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vista
1. MAPPA La VISTA è il senso che governa la percezione degli stimoli visivi, che dagli occhi vengono trasmessi attraverso la struttura nervosa al cervello; nell’uomo rappresenta il senso più importante [...] e sviluppato, grazie alla posizione eretta del corpo e alla collocazione di entrambi gli occhi di fronte, che gli permettono di vedere molto bene da lontano (non è cieco nato, ha perduto la v. in guerra; riacquistare la v.; essere di v. corta, acuta; ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] non lo voglio (non voglio che ci venga o che ci stia); in altri casi, v. una persona, chiedere di lei, cercarla per vederla o parlarle: c’è di là un signore che ti vuole; signora, la vogliono al telefono; chi volete?, con chi desiderate parlare? (a ...
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travedere
travedére v. intr. e tr. [comp. di tra- e vedere] (coniug. come vedere), non com. – 1. intr. (aus. avere) Ingannarsi nel vedere, cioè vedere ciò che non è o una cosa per un’altra, prendere [...] che travedono (o stravedono) per i loro figli. 2. tr. Intravedere, cioè vedere appena, indistintamente, a tratti, o attraverso un corpo che lascia e non lascia vedere: le tende appena accostate lasciavano t. l’interno della stanza; anche in senso ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] chino o basso, a naso all’insù, a bocca aperta; s. in punta di piedi, reggersi sulle punte dei piedi soprattutto per vedere meglio superando un ostacolo davanti; s. con le mani giunte, con le braccia conserte; cerca di s. più composto; s. in riposo ...
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rivedere
rivedére v. tr. [dal lat. revidere, comp. di re- e videre «vedere»] (coniug. come vedere). – 1. a. Vedere di nuovo: sono andato a r. il film che avevamo visto insieme l’anno scorso; è uno spettacolo [...] è vero! b. Con l’idea che si sia rimasti molto tempo lontani o separati dalla persona o dalla cosa che si torna a vedere: ho rivisto un mio antico compagno di scuola; volle r. i luoghi della sua infanzia; E quindi uscimmo a riveder le stelle (Dante ...
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visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, [...] scena, è una v. indimenticabile, meravigliosa; aperta la porta, si presentò ai nostri occhi una v. raccapricciante. 3. fig. Modo di vedere, concetto o idea personale che si ha in merito a qualcosa: avere una v. esatta, o inesatta, errata, di un fatto ...
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vedere
Domenico Consoli
Verbo ad altissima frequenza, presente in tutte le opere dantesche, con funzioni espressive di particolare rilievo.
Quanto alle forme, notiamo: vedestù per " vedesti tu " (Vn XXII 14 7, XXIII 20 26, If VIII 127), védeisi...
Imparare a vedere
Tomaso Poggio
(Center for Biological and Computational Learning, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts, USA)
Il problema dell'apprendimento è centrale per comprendere l'intelligenza e per riprodurla...