Ridótto²

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ridotto2


ridótto2 (ant. ridutto, redutto) s. m. [der. di ridurre; cfr. la voce prec.]. – 1. Posto, luogo dove più persone si riducono, cioè si riuniscono, per lo più abitualmente: le sue ville erano il ridotto di tutti i ghiottoni che andavano e venivano, e trattenevansi liberamente (Soave). Così, anticam., avevano questo nome i luoghi di riunione dei mercanti; e ridotti, o emboli, furono detti i fondachi che Veneziani, Genovesi e Pisani ebbero in Oriente. Significò anche luogo di scampo o di ricovero, rifugio, ricetto: là dove era il mio dolce ridutto (Petrarca); Ove n’andate? e qual ridotto avete O di muro o di sito altro che questo? (Caro); o, talora, la riunione stessa (pur sempre con riferimento al luogo): un r. di sfaccendati; tornava da un ridotto d’amici soliti a straviziare insieme (Manzoni). Raram., luogo di raccolta di cose, per es. di acque. 2. In partic., il termine è stato usato per indicare la sede di un circolo di ritrovo, e le sale di sosta e di trattenimento di un teatro. Oggi conserva solo questo secondo sign., nel quale è qualche volta sostituito dall’equivalente fr. foyer: requisito fondamentale del ridotto teatrale è la facilità di accesso dalla sala di rappresentazione, della quale costituisce il complemento come ambiente ove il pubblico si raccoglie negli intervalli e nelle attese per conversare e fumare; attualmente è situato di preferenza fra l’atrio d’ingresso e la sala di rappresentazione, a differenza di quanto avveniva nei teatri dei secoli scorsi in cui si trovava di regola al primo piano, al livello dei palchetti destinati agli spettatori di maggior rilievo, al cui uso era prevalentemente destinato. In qualche caso, il nome indica una sala minore, accanto alla sala maggiore d’un teatro, destinata anch’essa a spettacoli teatrali; così, per es., il Ridotto dell’Eliseo a Roma. 3. a. Nella fortificazione militare, lo stesso, e oggi meno com., che ridotta: si vide all’assalto di un certo r. campale, tra le palle e le baionette (Ed. Calandra). b. Nella costruzione navale militare, zona delle navi corazzate, generalmente situata nella parte centrale, dove erano concentrate le artiglierie principali, protetta con grosse corazze e con ogni altro mezzo contro l’offesa nemica. Nave a r., o a r. corazzato, denominazione data a navi corazzate, costruite nel tardo sec. 19°, con un vistoso ridotto, fortemente protetto, a centro nave.