Riproduzióne

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riproduzione


riproduzióne s. f. [der. di riprodurre]. – 1. L’azione, l’operazione di riprodurre, il fatto di venire riprodotto, nel sign. di produrre di nuovo. Si usa quasi esclusivam. in economia: r. di un bene, di un fattore produttivo, per ampliare l’offerta; costo di r. (di un bene), il costo per riprodurlo direttamente (r. diretta) o per procurarselo mediante scambio (r. economica); e nelle scienze sperimentali: r. di un fenomeno fisico, di un’esperienza. 2. a. L’azione e l’operazione di riprodurre, il fatto di venire riprodotto, il modo stesso e il risultato, nel sign. di ricavare da un originale o da un prototipo una o più copie: r. in gesso, in plastica, ecc., di una scultura; r. a ricalco di un disegno; r. di un’illustrazione a colori; r. di opere dell’ingegno, vietata, per legge, a chi non sia autorizzato dall’autore; con valore concr., la copia stessa o l’immagine che riproduce l’originale: la r. è riuscita migliore dell’originale; il volume è corredato di numerose r. di opere d’arte in bianco e nero e a colori. Nella tecnica, sistemi di r., tutti quei procedimenti che consentono di copiare documenti, stampati, disegni, ecc., in forma diretta e in numero di copie variabile a piacere, di notevole importanza nell’organizzazione delle aziende, degli uffici, degli archivî, ecc.; si distinguono in sistemi di r. a secco e a umido, a seconda che forniscano una copia asciutta oppure bagnata, a loro volta classificabili, in base al principio chimico-fisico o fisico adottato, in sistemi di r. fotografici, termografici, e cianografici, diazotipici, xerografici, eliografici, per duplicazione (v. le rispettive voci, e v. anche riprografia). b. Pubblicazione a stampa di scritti già pubblicati o di discorsi già diffusi: chiedere l’autorizzazione per la r. in un’antologia di un brano di uno scrittore contemporaneo; il testo del discorso televisivo è stato inviato per la r. a tutti i quotidiani; r. vietata, avviso apposto nei libri, riviste e giornali, fotografie, disegni, testi o incisioni musicali o simili, con il quale si fa noto che la proprietà artistica e letteraria degli scritti, disegni, ecc., è riservata e può essere sfruttata solo dall’editore o autore che sia titolare di quel diritto o da chi sia da questo debitamente autorizzato. c. Nella tecnica, operazione inversa della registrazione, e cioè procedimento per riottenere suoni, immagini, segnali elettrici, ecc., che siano stati registrati su disco, su nastro magnetico, ecc. d. L’azione di ritrarre, di rappresentare o di esprimere con fedeltà e con efficacia realistica: è un pittore assai abile nella r. di paesaggi marini; un film che è una fedele r. della società americana degli anni ’30. 3. In biologia, il processo per cui, mediante la produzione di nuove generazioni, una specie garantisce la sua continuità nel tempo. Si parla di r. asessuata, o agamica o di moltiplicazione quando i nuovi individui hanno origine da cellule somatiche, e di r. sessuale quando le nuove generazioni sono prodotte mediante cellule sessuali (gameti), la cui maturazione avviene tramite il processo di meiosi. Nel primo caso, la riproduzione può avvenire per scissione semplice o multipla dell’individuo generante (negli organismi unicellulari equivale alla divisione cellulare), per gemmazione (es. nelle spugne), per frammentazione (es. nei platelminti), per strobilazione (es. nei celenterati), e per rigenerazione (in alcune piante). Nel secondo caso si hanno invece i due sessi, ognuno dei quali è fornito del rispettivo apparato sessuale e dei gameti maschili (spermatozoi) e femminili (ovocellule), per cui la riproduzione avviene per fusione delle due cellule germinali e successiva formazione dello zigote da cui si svilupperà il nuovo essere. Quando la r. agamica si avvicenda con la r. sessuale, come avviene in alcuni protozoi, si ha la generazione alternante. Si ha infine la partenogenesi quando l’ovocellula si sviluppa senza l’intervento dello spermatozoo, per cui l’uovo non fecondato dà un nuovo individuo che è geneticamente simile al suo genitore.