Ritróso

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ritroso


ritróso (ant. retróso) agg. e s. m. [lat. retrōrsus «volto all’indietro», comp. di retro «indietro» e versus o vorsus, part. pass. di vertĕre «volgere»]. – 1. agg. a. Che va all’indietro, rispetto a quello che dovrebbe essere il verso normale del movimento: cammino r.; passi r.; Perché volse veder troppo davante, Di retro guarda e fa retroso calle (Dante). Ant. o raro in questi usi, è com. invece nella locuz. avv. a ritroso, all’indietro, con movimento retrogrado: andare, camminare a r.; e in usi fig.: andare a r. nella storia dei tempi; seguire a r. il cammino dei secoli; meno com., per indicare l’atteggiamento di chi va contro corrente: andare a r. del progresso. b. Che è contrario o restìo, che oppone resistenza e fa difficoltà a fare o dire qualcosa: r. a consentire, ad accettare, ad accogliere, a obbedire, ecc.; non sono r. ad ascoltare le loro ragioni. Usato assol., di persona che si mostra poco arrendevole alla volontà altrui ed è, in genere, scontrosa, poco affabile o socievole, sia per selvatichezza e caparbietà sia per pudore, modestia, riservatezza e sim.: ritrosi sono coloro che vogliono ogni cosa al contrario degli altri, sì come il vocabolo medesimo dimostra; ché tanto è a dire a ritroso, quanto a rovescio (Della Casa); è così r. che non vuol presentarsi in pubblico; via, non fare il r.!, non farti tanto pregare; fece un po’ la r., ma poi accettò; Ombretta sdegnosa Del Missipipì, Non far la ritrosa E baciami qui (Fogazzaro). Con sign. più partic.: Ché ’l furor de lassù, gente ritrosa, Vincerne d’intellecto, Peccato è nostro e non natural cosa (Petrarca), gente ostinata nel male o restìa a volere comprendere la verità dei fatti. 2. s. m. a. Ripiegatura in dentro che vien fatta alla bocca di alcuni arnesi (di rete metallica o di vimini) da pesca e da caccia, in modo che la preda, una volta entrata, non possa più uscire. b. letter. Mulinello, vortice d’acqua (spec. in un fiume), o anche di vento. ◆ Dim. ritrosétto, con tono vezz. o scherz.: Oimè! quand’io ti porto i fior novelli, Tu li ricusi, ritrosetta (T. Tasso); pegg. ritrosàccio. ◆ Avv. ritrosaménte.