ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; purificazione r., ecc. Libri r., i libri contenenti le norme che regolano lo svolgimento dei riti: libri r. etruschi, una delle tre sezioni dei libri sacri etruschi, in cui erano contenute le norme che regolavano la vita sociale e politica, civile e militare, degli individui e delle comunità, e anche precetti sulla morte e sull’esistenza ultraterrena. b. estens. Prescritto dalla legge, dalle disposizioni, o conforme alla consuetudine: il documento dev’essere corredato dei r. timbri; più spesso, in senso iron. o scherz., consueto, abituale, immancabile: tutte le sere si fa la sua r. passeggiata; prima d’uscire mi fa sempre le r. raccomandazioni; si scambiarono i r. complimenti; ora sentiremo la r. ramanzina. 2. s. m. a. La struttura di un determinato rito (per es. messa, battesimo, matrimonio, esequie, ecc.) considerato nel suo insieme e nella forma descritta dal libro liturgico: cioè il rito considerato in sé stesso, nella sua forma statica. Comprende quindi sia le formule, sia le diverse parti di cui si compone il rito, sia i gesti, i movimenti e i varî atteggiamenti da assumere secondo lo svolgimento del rito medesimo. Si contrappone a «celebrazione», in quanto questa indica l’«azione» rituale o svolgimento del rito medesimo con i varî ministri che compiono, ciascuno, la loro parte e con la partecipazione attiva dell’assemblea al rito stesso. b. Il libro che contiene un determinato rito, in particolare il Rituale Romano, libro ufficiale della Chiesa latina, proprio del sacerdote (una volta chiamato anche «Sacerdotale»). Prima del concilio di