Ròccia

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roccia


ròccia s. f. [dal fr. roche, che ha lo stesso etimo dell’ital. ròcca] (pl. -ce). – 1. In geologia: a. Aggregato formato da una (r. omogenea) o più specie (r. eterogenea) di minerali che, in masse più o meno potenti, costituiscono parte della litosfera. Sotto l’aspetto genetico le rocce si distinguono in: r. eruttive, derivanti dalla consolidazione dei magmi, e ulteriormente distinte in r. intrusive o plutoniche e effusive o vulcaniche, a seconda che il processo sia avvenuto nelle profondità della litosfera (come, per es., i graniti) o, almeno in massima parte, in superficie (come, per es., i basalti); r. sedimentarie, formate dall’accumulo diretto dei materiali detritici provenienti dalla disgregazione di masse rocciose preesistenti (r. sedimentarie clastiche, come, per es., le sabbie e le arenarie; r. piroclastiche, come le pozzolane e i tufi, se provenienti dalla disgregazione di rocce eruttive), o per la precipitazione per via chimica delle soluzioni saline o colloidali di cui le acque si sono arricchite fino alla saturazione (r. sedimentarie chimiche, come il salgemma, il gesso), o, ancora, per l’accumulo di resti organici (r. sedimentarie organogene, come certi calcari, le farine fossili, ecc.); r. metamorfiche, originate da trasformazioni mineralogiche e strutturali di rocce preesistenti, imputabili all’innalzamento di temperatura e di pressione cui queste ultime sono state sottoposte in seguito a grandi dislocazioni della crosta terrestre o a intrusioni magmatiche. b. R. madre, sedimento in cui si accumula il materiale organico (sapropel) destinato a trasformarsi in idrocarburi naturali: tipiche rocce madri sono le argille e le marne bituminose nere. R. serbatoio (o r. magazzino), ammasso a strati rocciosi e permeabili in cui si accumulano gli idrocarburi liquidi e gassosi espulsi dalla roccia madre. 2. a. Nell’uso com., la parte più coerente e dura della crosta terrestre (contrapp. a terra o sabbia e a humus): dopo due metri di scavo incontrarono la r.; costruire sulla r., anche in senso fig., fondare le proprie iniziative su solide basi; scavare una galleria nella viva r.; masso, rupe o parete, di pietra viva e nuda, con forte pendenza: una r. aguzza; r. dirupate, scoscese; arrampicarsi su una r., ripararsi tra le rocce. b. Alpinismo su r. (e assol. anche roccia: fare la r.; scarpe, chiodi da r.), l’attività alpinistica di scalare, individualmente o in cordata, pareti rocciose a picco o scoscese, utilizzando con varie tecniche appoggi e appigli naturali e artificiali. c. In araldica, monte dirupato che si pone ordinariamente nella punta dello scudo. d. fig. Persona robusta, solida, sia fisicamente sia psicologicamente: è una r.; anche in mezzo alle difficoltà è sempre stato una r. cui aggrapparsi. ◆ Dim. roccétta; accr. roccióne m. (v.).

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