Sanguigno

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sanguigno


agg. [lat. sanguĭneus, der. di sanguis -ĭnis «sangue»]. – 1. a. In fisiologia, del sangue, relativo al sangue: la massa s.; il plasma s.; vasi s.; tessuto s.; pressione s. (v. pressione, n. 4 a); gruppi s., le varie classi in cui si suddividono gli individui, in base a particolari caratteristiche antigeniche degli eritrociti (v. gruppo, n. 2 c). b. Nel linguaggio medico, talvolta, lo stesso, ma meno corretto, che ematico: versamento s.; essudato sanguigno. 2. a. Detto di persona, ricco di sangue, di costituzione pletorica: un uomo s., di complessione s.; temperamento s., per estens., ricco di vitalità, oppure focoso, collerico, violento; anche sostantivato: le apoplessie colpiscono più facilmente i sanguigni. b. Che contiene sangue, misto a sangue: sputi s., espettorato s.; schiuma, bava sanguigna. c. letter. Bagnato, macchiato di sangue: Cesare ... per ogni piaggia Fece l’erbe s. (Petrarca); Sopra il s. corpo s’abbandona (Ariosto). Per estens., che costa molto sangue, che comporta la perdita di molte vite umane: la s. vittoria (T. Tasso). 3. Che ha il colore rosso vivo tipico del sangue: rosso s.; un tramonto s.; involta mi parea in un drappo s. (Dante); Parea sanguigno el cel farsi e la luna (Poliziano). Anche sostantivato: O animal grazïoso e benigno Che visitando vai per l’aere perso Noi che tignemmo il mondo di sanguigno (Dante). In partic.: diaspro s. o pietra s., altro nome della pietra sanguinella, o diaspro rosso; arancio s., gruppo di varietà coltivate in Sicilia e nell’Italia merid., con frutto esternamente di color arancione sfumato di rosso-sanguigno, mentre la polpa ha venature sanguigne irregolarmente distribuite oppure è di un rosso intenso non uniforme.