scévro (ant. scévero) agg. [der. di scevrare, sceverare]. – 1. ant. Separato; lontano: Onde Beatrice, ch’era un poco scevra, Ridendo, parve quella che tossìo Al primo fallo scritto di Ginevra (Dante); distinto: mille Penetrar puote e concepir vostr’alma Cose diverse, e non però turbarle ..., ma scevre e chiare ... ricovrarle in mente (Parini). 2. letter. Privo; immune, esente: essere sc. d’inganni, di colpa; un’impresa non sc. di rischi; si era soffocata nel cuore questa compiacenza non scevra di vanità egoistiche (Fogazzaro).
/'ʃevro/ agg. [der. di scevrare, sceverare]. - [che manca di qualcosa, spec. negativa, con la prep. di: essere scevro d'inganni, di colpa; un'impresa non scevro di rischi] ≈ esente (da), immune (da), privo, (ant.) scemo. ↔ colmo, pieno. ↑ stracolmo.