segregazióne s. f. [dal lat. tardo segregatio -onis, der. di segregare (v. segregare); il sign. 1 b è un calco semantico dell’ingl. segregation; i sign. del n. 2 sono ricalcati sul fr. ségréger «separare una parte dalla massa, dal tutto»]. – 1. a. L’atto, il fatto di segregare, di essere segregato, o di segregarsi: s. di malati contagiosi (in medicina, oggi si preferiscono i termini isolamento, contumacia e sim.); vive da anni in s. volontaria nella sua isoletta nativa. In partic., s. cellulare, aggravamento nella esecuzione di una pena detentiva, consistente in un particolare isolamento, con speciali misure restrittive e afflittive, del detenuto nella cella. b. S. razziale, separazione delle razze, soprattutto come sistema applicato da governi razzisti in alcune nazioni a popolazione mista, per tenere separato l’elemento di colore da quello bianco (nei quartieri d’abitazione, in luoghi di ritrovo, in esercizî e servizî pubblici), operando forti discriminazioni dell’uno in favore dell’altro sul piano dei diritti politici e civili (accesso a professioni e cariche pubbliche, alla frequenza di scuole, ecc.); la locuz. equivale all’afrikaans apartheid (v.), istituto formalmente abolito in Sud Africa nel 1991 e sostituito da una completa parità politica tra