semàforo s. m. [comp. del gr. σῆμα «segnale» e -foro, sul modello del fr. sémaphore]. – 1. Apparecchio di segnalazione luminosa a luci colorate (detto più propriam. s. stradale), comandato a mano oppure, più spesso, automaticamente, che serve per la regolazione del traffico stradale soprattutto agli incroci (il verde indica via libera; il rosso via impedita; il giallo attenzione); consiste generalm. di un unico corpo prismatico a sezione quadrata a 12 fuochi, 3 per ciascun lato, sospeso ad alcuni metri di altezza sulla verticale dal punto centrale del crocevia o della strada, oppure è costituito da quattro apparecchi distinti, collocati al vertice di colonnette poste sui marciapiedi agli angoli del crocevia: il s. è verde o segna verde; passare con il s. rosso (o, più semplicem., con il rosso), commettendo quindi una grave e pericolosa infrazione al codice della strada; è scattato il s., è passato alla fase successiva; il s. lampeggia, segnala pericolo con la luce gialla intermittente. 2. Nome di altri apparecchi per segnalazioni ottiche a distanze limitate: s. ferroviario o segnale semaforico ad ala (v. semaforico); s. marittimo, posto di vedetta e di segnalazione della marina militare, situato in posizione elevata e ben visibile presso il mare, generalm. in un fabbricato dipinto a grandi scacchi