séta s. f. [lat. pop. sēta, class. saeta «setola, crine»]. – 1. a. Sostanza elaborata dalla larva del lepidottero Bombyx mori, comunem. noto col nome di baco da seta, come secrezione di particolari ghiandole dalle quali la sostanza esce, per due orifizî detti filiere, in forma di due bavelle, che, a contatto con l’aria, si rapprendono e si saldano tra loro in un filo unico detto bava: con la bava l’animale confeziona il bozzolo entro il quale si racchiude per la metamorfosi (cfr. Dante, Par. VIII, 52-54: La mia letizia mi ti tien celato Che mi raggia dintorno e mi nasconde Quasi animal di sua seta fasciato). b. La fibra tessile che si ricava dal bozzolo del baco da seta (detta perciò s. naturale) per essere successivamente lavorata in filato e poi in tessuto, cui viene dato lo stesso nome: lavorazione originaria della Cina, da dove già in età greco-romana la seta veniva esportata, in filo o in tessuto già confezionato, lungo la cosiddetta via della s., che attraverso l’Asia giungeva a