Sistemàtico

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sistematico


sistemàtico agg. [dal fr. systématique, e questo dal lat. tardo systematĭcus, gr. συστηματικός, der. di σύστημα (v. sistema)] (pl. m. -ci). – 1. a. Di sistema, del sistema; rispondente a un sistema, o che si colloca in un sistema, che fa parte di un sistema: ordinamento s.; classificazione s.; categoria s., in zoologia e in botanica, ogni singolo livello gerarchico istituito in una classificazione tassonomica (per es., specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum, regno). Con accezione diversa, anatomia s., lo studio anatomico degli organi nell’ambito del sistema di appartenenza, e quindi da un punto di vista opposto a quello dell’anatomia topografica. b. Di un’attività, o di una singola operazione, eseguita secondo un sistema, cioè seguendo ordinatamente certi criterî: lavoro s.; ricerche, indagini s.; fare, svolgere un controllo s.; studio s. di una lingua, di una disciplina. c. Con sign. più partic., nel linguaggio filos. ma anche letter., riferito a un complesso di enunciati (o di teorie, di verità) collegati coerentemente tra loro alla luce di un principio unificatore, e al modo stesso di trattarli e collegarli: carattere s. del pensiero, della filosofia, della scienza; costruzione, fondazione s. del sapere. Di qui la contrapposizione del termine, nel sign. di «coerente internamente o logicamente», a empirico (per es.: esporre una serie di considerazioni in forma s.), oppure, nel sign. di «teoretico» o «speculativo», a storico (per es.: opere s. e opere storiche di un autore), o infine a problematico (per es.: pensiero s. e pensiero problematico; aspetto, carattere s., e aspetto, carattere problematico della filosofia). 2. a. estens. Che avviene o ricorre per sistema, cioè regolarmente, secondo determinate leggi: fatto, fenomeno s., che accade o si manifesta ogni volta che si verificano certe condizioni o situazioni; per gli errori s. (di misurazione) in metrologia, v. errore (n. 4 c). b. Che si fa, o si dimostra, per norma, per principio, per abitudine, ripetutamente o con continuità: disinteresse s., incuria s.; il suo assenteismo è s.; la s. evasione fiscale di alcune categorie di cittadini; qualsiasi iniziativa urta contro l’opposizione s. della direzione. 3. Nel linguaggio medico, lo stesso, ma meno proprio, che sistemico. 4. a. Riferito a persona, che procede secondo un sistema, seguendo un metodo rigoroso: uno studioso, un filologo, un ricercatore s.; estens., ha una mente s.; più genericam., di persona che si comporta secondo principî rigidi e talora preconcetti, che non deroga mai da certe sue abitudini: è un uomo s., metodico; spesso con connotazione negativa: è così s. che rifugge da qualsiasi innovazione. b. Come sost., studioso di sistematica, cioè botanico, zoologo o naturalista che si occupa della classificazione degli organismi (o delle sostanze, dei materiali) nell’ambito della propria disciplina. ◆ Avv. sistematicaménte, seguendo un sistema, un ordine, una serie di principî rigorosi: procedere sistematicamente nelle ricerche o in una ricerca, nella trattazione o esposizione di una materia, di una teoria, del proprio pensiero; o per principio, per partito preso, per abitudine: si oppone sistematicamente a ogni mia iniziativa; trascura sistematicamente i proprî doveri; e con sign. più generico, abitualmente, regolarmente: si alza sistematicamente all’alba; faccio sistematicamente la doccia tutte le mattine.