Sottocapo

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sottocapo


s. m. [comp. di sotto- e capo]. – Chi in un’organizzazione, un’amministrazione e sim., segue immediatamente il capo per grado e autorità, e in caso di necessità lo sostituisce nelle sue mansioni. In partic.: 1. a. S. di Stato Maggiore, nelle forze armate, ufficiale che nei comandi operativi coadiuva il Capo di Stato Maggiore (v. stato maggiore), rivestendo il grado di generale o ammiraglio negli organi centrali oppure di colonnello o tenente colonnello (o gradi equivalenti) negli alti comandi periferici ove, inoltre, può direttamente curare le questioni prettamente operative (s. operativo o alle operazioni) ovvero quelle logistiche (s. logistico o alla logistica); in partic., negli organi centrali: sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, generale di corpo d’armata (o grado equivalente) che appartiene, di massima, a forza armata diversa da quella del capo di Stato Maggiore della Difesa; i sottocapi di Stato Maggiore dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica rivestono il grado di generale di corpo d’armata o di divisione (o gradi equivalenti) e possono sostituire il rispettivo Capo di Stato Maggiore in caso di temporanea assenza o di impedimento. b. Nella marina militare italiana, grado corrispondente a caporal maggiore, attribuibile per merito anche al personale di leva; nella scala gerarchica è il graduato che precede, dal basso, il sergente (che è il primo grado di sottufficiale, detto in marina capo): s. alle mute, s. di picchetto, quello che, rispettivamente, provvede al cambio delle sentinelle, ovvero quello che comanda il picchetto di servizio. Con la riforma della gerarchia militare del 1995 sono stati istituiti, nell’ambito del nuovo ruolo dei volontarî di truppa in servizio permanente e a similitudine delle altre due forze armate, quattro nuovi gradi: s. di 3a classe, di 2a classe, di 1a classe e di 1a classe scelto; tale personale, impiegato prevalentemente nelle unità operative e addestrative, assolve incarichi esecutivi sulla base del grado e della specializzazione posseduta nonché incarichi di comando nei confronti di uno o più militari. 2. Nelle Ferrovie dello stato, in passato, dirigente di movimento, con grado intermedio fra alunno d’ordine e capostazione.

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