Spiegare

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spiegare


v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera superficie risulti aperta e distesa, e visibile: s. la tovaglia, il tovagliolo, il lenzuolo, per usarli; s. una pezza di stoffa per misurarne l’altezza; s. una planimetria, una carta geografica, per consultarla; s. un rotolo; s. la bandiera o le bandiere al vento; s. le vele, spesso nella locuz. letter. s. le vele al vento (o ai venti), salpare, o, genericam., partire. In usi fig., ant. o letter., liberare da una situazione intricata, difficile; anche al rifl.: io scoppio Dentro ad un dubbio, s’io non me ne spiego (Dante). b. Aprire, allargare: s. le ali, riferito a uccelli, distenderle per volare, e per estens. s. il volo, prendere il volo, volare ad ali spiegate, anche in senso fig.: Ma il mio signor, com’aquila sublime, Dietro ai sofi novelli il volo spieghi (Parini); Spiega il pavon la sua gemmata coda (Poliziano). Con uso estens. in alcune locuz.: s. le truppe per l’attacco, s. una squadra navale, s. le forze dell’ordine, disporle in formazione di combattimento o d’intervento; s. la voce, tutta la voce, cantare o recitare con la maggiore sonorità possibile di voce; s. il canto, cantare a piena voce. c. letter. Tirar fuori, protendere: s. gli artigli, le unghie; Va, raccogli ove arato non hai; Spiega l’ugne; l’Italia ti dò (Manzoni). d. non com. Nel rifl. e intr. pron., stendersi, disporsi: la cavalleria andava spiegandosi sui fianchi della fanteria; aprirsi davanti agli occhi, mostrarsi apertamente e per esteso: diradatasi la nebbia, si spiegò alla nostra vista un’ampia vallata; vede spuntar l’angolo del lazzeretto, passa il cancello, e gli si spiega davanti la scena esteriore di quel recinto (Manzoni). 2. fig. Far capire, chiarire, rendere chiaro e intelligibile qualcosa di oscuro e di difficile comprensione: s. un concetto filosofico; s. un passo difficile di Tacito, una terzina oscura di Dante; s. un’antica epigrafe latina; s. il significato di una parola, di un termine, o s. una parola antiquata, un termine tecnico; s. le cause di un fenomeno; s. un indovinello, un enigma, un rebus, una sciarada; un vero giornalista spiega benissimo quello che non sa (Leo Longanesi); con soggetto di cosa: la tua deduzione non spiega nulla; i principî spiegano i fatti; anche intr. pron., chiarirsi, divenire chiaro: ora comincia a spiegarmisi tutta la faccenda. Nella pratica dell’insegnamento, esporre delucidando o commentando: s. un teorema, una regola grammaticale, il pensiero di un filosofo, un capitolo di storia; esporre il contenuto di un testo chiosandolo e interpretandolo: s. il Vangelo, la Divina Commedia; s. Virgilio, il Petrarca, ossia un testo di Virgilio, del Petrarca; anche assol.: è un professore che spiega molto bene. Con accezione più generica, insegnare, indicare: mi spiegò come azionare il congegno; gli spiegai la strada che doveva prendere. Ancora più genericam., in usi ant. o rari, far conoscere, esporre, dire: mi spiegò tutte le sue disavventure; quello che le sante leggi della amicizia vogliono che l’uno amico per l’altro faccia, non è mia intenzione di s. al presente (Boccaccio). Con la particella pron. riflessiva in funzione di compl. di termine, spiegarsi, intendere, afferrare con l’intelletto, rendersi conto di una cosa: ora mi spiego perché non ci ha invitati; non so spiegarmi come sia accaduto; non riesce a spiegarsi che cosa sia successo; come ti spieghi il suo silenzio?; non riusciva a spiegarsi il perché di tanta fretta. 3. Nella forma rifl., spiegarsi (cioè «spiegare sé stesso»), farsi capire, esprimere il proprio pensiero: non ti sei spiegato bene; spiègati meglio!; in inglese mi spiego con qualche difficoltà; benché sia muto, riesce a spiegarsi abbastanza bene per mezzo dei gesti; con valore reciproco, venire a una spiegazione, esprimersi reciprocamente le ragioni del proprio dissenso: dopo essersi trattati con freddezza per varî giorni, alla fine si spiegarono. In locuz. che si intercalano enfaticamente in un discorso, quasi ad assicurarsi che l’interlocutore abbia compreso ciò che si è detto: mi spiego?; mi sono spiegato?; non so se mi spiego; anche ironicamente: è una vera prepotenza, non so se mi spiego. Con riferimento a cosa (come soggetto), essere evidente, palese: è un fatto che si spiega da sé, senza bisogno di aggiungere altro. 4. letter. Mostrare, adoperare: s. zelo, coraggio, sollecitudine; spiegò un’arte sopraffina per allettarla, per attirarla senza destarle il minimo sospetto (Capuana); svolgere: s. una notevole attività. ◆ Part. pass. spiegato, anche come agg. (v. la voce).