Stazza

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stazza


(ant. staża) s. f. [affine a staggio1, staggia]. – 1. Sinon. di staggio, nei sign. che seguono: a. Asticella di legno o di metallo, opportunamente graduata, che s’immerge in un recipiente, parzialmente pieno di liquido, per misurarne il livello; in partic., l’asta graduata con cui si misurava la capacità della stiva di una nave (di qui il sign. 2, oggi comune). b. Specie di bastone di legno posto all’estremità delle ali delle reti a strascico. 2. In marina, stazza o s. mercantile, volume interno di una nave o di un’imbarcazione, base essenziale della sua capacità di trasporto, misurata convenzionalmente in tonnellate (tonnellate di stazza: in questo caso, tonnellata è misura di volume e non di peso), ciascuna delle quali è pari a 100 piedi cubi, cioè a circa 2,832 m3 (stazza è dunque diverso da dislocamento, che rappresenta il peso dell’acqua spostata). In partic.: s. lorda, il volume interno complessivo, al quale vengono riferite le norme di sicurezza, le tabelle degli equipaggi, ecc.; s. netta, il volume che si ottiene sottraendo dalla stazza lorda il volume dei locali non utilizzabili commercialmente (alloggi dell’equipaggio, locali per macchinarî di governo e di ormeggio, ecc.), indicativo della potenzialità commerciale, in base al quale sono stabiliti pedaggi e altre imposizioni; ponte di stazza, quello che delimita superiormente la s. lorda della nave; certificato di stazza (o s. di registro), documento ufficiale e legale, obbligatorio per le navi di bandiera italiana, rilasciato con valore internazionale dal Registro italiano Navale (RINa). 3. Con esclusivo riferimento a imbarcazioni a vela da regata, in partic. d’altura, stazza di regata (ingl. rating), la misura lineare, espressa generalmente in piedi, che si ottiene mettendo in relazione le dimensioni dello scafo e quelle delle vele per mezzo di speciali formule (formule di s.), diverse a seconda dei differenti regolamenti di stazza adottati; proporzionale alla velocità teorica dell’imbarcazione esaminata e da non confondersi con la lunghezza, serve a suddividere le imbarcazioni tra le varie classi e a determinare i compensi di tempo (handicap) nelle regate. S. internazionale (SI), la misurazione adottata nel 1920 dall’International Yacht Racing Union (per alcune regate come la Coppa America), espressa in metri lineari (12 m SI, il cui scafo può essere lungo anche oltre 20 metri). Stazza IOR (International Offshore Rule), il regolamento più diffuso nel Mediterraneo, in cui le imbarcazioni sono suddivise in varie classi in base, soprattutto, alle dimensioni degli scafi con rating variabile da 16 a 70 piedi; stazza IMS (International Measurement System), regolamento che assegna il rating, espresso in secondi su miglio (da meno di 590 a più di 730), sulla base delle prestazioni conseguite dall’imbarcazione per percorrere un miglio marino con programmi di simulazione elettronica; ecc. Punti di s., i parametri previsti nelle formule di stazza per la determinazione del rating (dimensioni della randa, larghezza dello scafo, bordo libero, ecc.). 4. In senso fig., spesso in tono scherz., complessione robusta, fattezze fisiche massicce: avere una bella, una notevole stazza.