Stràccio²

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straccio2


stràccio2 s. m. [der. di stracciare]. – 1. a. Indumento di tessuto, pezzo o ritaglio di stoffa scartato perché non più utilizzabile per il suo uso primario, ma riutilizzabile sia industrialmente per la fabbricazione della carta e per la rigenerazione della lana e del cotone (l’industria, il commercio degli s.; cernita, classificazione degli s.; carta di stracci, e al sing., come denominazione del materiale, carta, panno di straccio; sfilacciatura dello s.), sia in casa, per usi domestici varî (spolverare i mobili con uno s. di lana; c’è uno s. per pulire la macchina?). b. Prodotto commerciale, riquadro di fibre tessili varie, usato per pulire: uno s. per lavare i pavimenti, per lucidare l’argenteria. In questi sign. proprî, e in molti dei seguenti usi fig., è sinon. di cencio (che è più com. nell’uso tosc.). 2. fig. a. Indumento vecchio e logoro, o malfatto e scadente: anche se ricca, va sempre vestita di stracci; era giovanissima, ma vestita con quegli s. neri e ricoperta di tutti quei monili d’argento finiva per sembrare più grande (Sandro Veronesi); e in frasi di tono spreg.: prendi i tuoi s. e vattene! b. Persona mal ridotta, in pessime condizioni fisiche e psichiche, nelle espressioni ridurre o ridursi, diventare uno s., o sentirsi, essere uno s.: la malattia l’ha ridotto uno s.; si è ridotta uno s., a forza di lavorare come una bestia; è diventato uno s., dopo la morte della moglie; oggi mi sento uno s.; dopo un quarto d’ora ero uno straccio (Pavese). c. Con allusione al poco o nessun valore degli stracci, la locuz. uno s. di ..., per indicare qualcosa o qualcuno di molto modesto, mediocre o scadente, che si consideri il minimo a cui si possa tendere, o aspirare: non è riuscito a comprarsi neppure uno s. di utilitaria; è un dirigente, ma non ha nemmeno uno s. di segretaria; non riuscire a trovare uno s. di marito, di moglie. d. Com. l’espressione prov. sono gli s. (o i cenci) che vanno all’aria, sono i più deboli e indifesi che pagano per gli altri. 3. ant. o raro. Strappo, rottura in un abito o in un panno. 4. Al plur., stracci, tipo di pasta fatta in casa, tagliata in forma di lasagne di cui è anche simile l’impasto, rammorbidito però con un po’ di latte o di olio; è in uso spec. in Liguria e nel Piemonte. ◆ Dim. straccétto (v.).