Sùper-

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super-


sùper- [dal lat. super-, super «sopra»]. – Prefisso di molte voci latine, spesso calco del gr. ὑπερ-, che si ritrova anche in alcune parole italiane derivate dal latino per la via dotta (come superficie, superfluo, superlativo, superstite, superstizione, superumerale, ecc.), ma che nella maggioranza dei casi è stato reso in italiano come sopra- o sovra- (cfr. sopravvivere dal lat. supervivĕre, sovrabbondare dal lat. superabundare, ecc.). Frequente invece in parole di formazione moderna, anche recentissima, in alcune delle quali si può avere alternanza con il pref. sopra-, sovra- (per es., supernazionale o soprannazionale), più raram. con il pref. iper- (per es., superalimentazione o iperalimentazione). I sign. e gli usi più frequenti del pref. super- sono: 1. Con valore locale, forma pochi agg. e sost., nei quali significa «sopra, che sta sopra»: per es., superglottico, superumerale; raram. col sign. di «superficiale», come in superfinitura. 2. Esprime addizione, sovrapposizione in sostantivi come superstrato, superinfezione; qualche cosa che avviene o si fa in più, come in supererogazione; processo o condizione in eccesso rispetto al normale: superfecondazione, superfetazione, superalimentazione, superallenamento. 3. Col sign. generico di «che sta sopra, che va oltre, che supera», ha varie accezioni particolari: il superamento di un certo limite in superalcolico, supersonico; il superamento di determinati caratteri in supernazionale, superpartìtico; posizione preminente in supervisione, superarbitro, e preminenza assoluta in superuomo. Nella classificazione biologica indica gruppo immediatamente superiore a quello indicato dal termine cui viene premesso: superfamiglia. 4. Per sviluppo dal sign. precedente, forma numerosi sost. e agg. ai quali conferisce valore superlativo esprimendo il concetto della qualità superiore, dell’eccellenza, della condizione straordinaria: supercarburante, supercinema, superfortezze volanti, supertransatlantico, supergigante, supermercato. Soprattutto frequente in coniazioni enfatiche del linguaggio pubblicitario: superbianco, superdissetante, supercolosso (nella pubblicità cinematografica), ecc.; come insegna di negozio: Supercarni, Supertenda, Superottica, ecc.