superbire v. intr. [dal lat. superbire, der. di superbus «superbo»] (io superbisco, tu superbisci, ecc.; aus. essere), letter. – Insuperbire, montare in superbia, fare atti di superbia: Principio del cader fu il maladetto Superbir di colui [Lucifero] che tu vedesti Da tutti i pesi del mondo costretto (Dante); andare fiero, inorgoglirsi: Vede