suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa (Dante); le parti supreme [la fronte e gli occhi] Eran avvolte d’una nebbia oscura (Petrarca); anche riferito a persona: poi col supremo auriga Arduo consiglio ne terrai (Parini), col cocchiere che siede in alto, a cassetta. 2. fig. a. Il più alto ed elevato, altissimo, massimo: della vostra benivolenzia, la quale mai da me in sì suppremo grado non fu meritata (Boccaccio). Con riferimento a Dio: l’Ente s.; il s. ordinatore dell’universo; tale eclissi credo che ’n ciel fue, Quando patì la supprema possanza (Dante), quando