Torello

Neologismi (2008)

torello


s. m. Nello sport, esercizio di riscaldamento dei calciatori disposti in circolo, i quali devono passarsi il pallone impedendo al giocatore che si trova al centro di impossessarsene. ◆ ieri al «Delle Alpi» il pubblico si è divertito anche durante l’intervallo, quando gli obiettivi dei fotografi si sono concentrati su Vincenzo Sarno, il ragazzino napoletano di 10 anni che il Torino ha acquistato per 120 milioni. Nel «torello» dei giocatori della panchina granata si è inserito anche il piccolo (per ora gioca nei pulcini). (Sergio Tavola, Corriere della sera, 1° marzo 1999, p. 39, Sport) • «Se non si arrabbiano, non li vogliamo», sintetizza Gigi Riva, grande materasso dei disagi altrui. «Non li vogliamo quelli che tra una panchina e l’altra si accontentano di acquistare souvenir da portare a casa, non li vogliamo quelli che dopo un torello si spalmano la nivea». (G. Bof., Stampa, 20 giugno 2006, p. 60, Sport) • Ieri mattina […] l’ultimo allenamento alla Pinetina. Il gruppo [dei giocatori dell’Inter], dopo il riscaldamento comprensivo di partitella ad un tocco, ha svolto esercizi sulla velocità, tattica di reparto e «torello». (Arturo Bandini, Italia Sera, 18 maggio 2008, p. 11, Lo Sport).

Nuovo significato del già esistente s. m. torello.