vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome personale (v. di me) e spesso anche dimostrativo (v. di quello...). 1. a. In determinazioni di luogo, indica la direzione alla quale è rivolto il moto: andare v. il fiume, incamminarsi v. casa, tornare v. il paese; veniva v. di noi; il vento soffia v. levante; guardava v. l’uscio; con gli occhi volti v. il cielo; la finestra guarda v. il lago; di movimenti compiuti con propositi ostili: marciare v. il nemico; avanzava minaccioso v. di lui; E ripigliato alquanto di vigore, Verso il pagano andò con gran furore (Pulci). Con avverbî di luogo: v. qua, v. là; v. dove siete diretti? In usi fig., per indicare l’approssimarsi a un termine temporale: s’avvia ormai v. i sessant’anni. b. Senza idea di movimento, esprime vicinanza, prossimità: abita v.